Parole scritte veloci su carta bianca
descrivendo la profondità dei miei tagli e la sublime bellezza delle mie azioni sanguinarie
compiute su me stessa.
Presi il coltello tra le mani stringendolo forte,
la lama scintillava di tetra luce.
Vidi i miei occhi riflettersi dentro di essa.
L'orgasmo avanzava in me violentando ciò che rimaneva dei miei sentimenti.
Sentivo di provar amore solo per me stessa.
Desiderai esser qualcun altro per potermi fottere,
avrei scopato me stessa fino alla nausea,
finchè l'amore non sarebbe svanito.
Andai davanti allo specchio leccando ciò che vidi di me,
iniziai a toccare la mia immagine riflessa dentro di esso.
Tra le mani tenevo stretto il mio amico di accaio lucente.
Ma non mi bastava.
Burzum in sottofondo donava sublimi orgasmi ben apprezzati dalla mia
bianca
pelle
che troia godeva anch'essa con la mia lama scintillante.
Sangue fuoriusciva dalla carne
macchiando la lama.
Lo specchio diceva ormai tutto di me
portando l'odio verso me stessa via dalla mia anima.


di Dannata
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