Giorni passati fissando la mia pelle
Bianca e mutilata
Sul mio corpo i segni di una battaglia persa
Me ne sto immobile
Come una statua che ritrae deviata bellezza
Ricordi che ofuscano la mia mente portandomi alla dannazione....
Sangue sul pavimento
il ricordo di una realtà brutale
La lama tra le tue mani
il mio braccio scoperto attendeva di esser lacerato
Da te
Ti permettevo di possedere ogni cosa avevo da offrirti
Appartenenza ad un unica divinità
Che eri te
E che io ero per te
Dei della bellezza
Del macabro
Della passione estrema
E della morte.
Sospriri
Sguardi che si perdevano negli occhi di l'un l'altro
Tu ed io eravamo così
Silenziosi e smarriti
come agnelli che cercano la propria via
Quella giusta
Noi l'avevamo trovata
Polvere beije.
E cucchiai.
E lacci emostatici.
E siringhe.
La nostra via era questa.
Il mio braccio scoperto porta i segni del tuo amore
Cicatrici di passione
Buchi d'amore sfiorano l'estremo
Giorno deviato
Tu in poltrona mentre il sonno ti sorprende
Dormi, amore, dormi
Dormi per non pensare alla polvere
Altro giorno di deviazioni
Passato tra lacrime e sangue
Tra polvere e aghi
E poi la polvere ti potrò in ospedale.
Trattenevo il respiro ascoltando le parole dei dottori
Volevano visitare anche me
Calma piatta
Strana razionalità
"Io sto bene"
Finivi in una stanza bianca per punte di marrone speranza di vita
O di morte
O d'amore
O di tutto ciò che univa le nostre bianche essenza
Ritorno a casa
Rendi vivo il sentimento che provi per me possedendo il mio corpo
Uniti eravamo
Tra passione e violenza
Tra sangue e sperma
La polvere dimenticata
O forse no...
Fuori da quella storia
Il mio corpo quasi libero da ogni traccia della disperazione
Avevo allontanato da me quella roba
Per te
Illusione.
Le sei di mattina suonano sull'orologio
Il letto ospita solo me
Mi alzo
Porta del bagno socchiusa
Entro (ora pentendomi di quel gesto)
Vedo il macabro
La siringa tra le tue mani come lo scettro di un re
Ti sentivi importante mentre maneggiavi la tua vita in quel modo
Ti fisso immobile
Poche ore
Ti porto a letto
Illudendomi che le goccie che imperlano la tua fronte siano solo sintomo
della dose
Una pesante dose
Il tuo respiro lento
Le labbra socchiuse
Violaceo colore sotto gli occhi
"...spettrale bellezza..."
Mi stringevo a te
Le mie inutili grida
perse nel vuoto della tua mente ofuscata
"Stringimi, amore, stingimi. Non lasciarmi mai. Fai tuo il mio corpo, e con
esso la mia anima"
Esile corpo privo di vita
Impossibile ogni azione
Anche la più banale
Mi lasci
Si, mi lasci.
Mentre vengo travolta dall'oscurità.
Non dimenticherò mai questo.
Non ti dimenticherò.
Mai.


di Dannata
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