I tuoi occhi azzurri mi tagliano l'anima.
Le tue labbra soffocano le mie insulse parole.
Un bacio a zittirmi, ed è subito la più bella notte della mia vita.
Ti sento dentro ed è come sentire la più magica delle sensazioni.
Piccola, smarrita, fragile, in uno stato catatonico.
Il letto è morbido sotto di noi.
Tu sfiori la mia pelle come fossi di porcellana.
Non vuoi farmi male, ma me ne fai da morire.
Non importa.
Sono tua, nulla m'interessa di più.
Hai il mio sangue su di te.
Ne sei fiero, lo leggo nei tuoi occhi magnifici.
Lo sguardo di chi potrebbe morire.
O rivivere sempre quel momento che tanto gli ha arrecato gioia.
Sono felice anch'io, Jon..
Potrei morire con te sul mio corpo, nel mio corpo...
Bevi il mio sangue come fosse il tuo liquido vitale.
Hai voglia di sentirmi tua sulla tua lingua.
Il tuo sorriso dice ogni cosa.
Prendi tutto ciò che ci serve per morire ancora di più.
Voglio sentirmi come ti senti tu,
voglio essere come sei tu,
voglio che nulla ci possa distinguere,
le nostre vita come una sola.
Mi prendi il braccio, infili l'ago.
Sono il male e tu sei il Diavolo.
Siamo elementi della stessa sostanza,
siamo proprio la stessa merda.
Vite pronte da buttare via.
Ma mai butterei via quel che sto vivendo con te.
Ho la mente ottusa, ofuscata, completamente demolita.
E cosa può fregarcene?!
Per quanto a lungo io apparterrò a te saremo solo noi a decidere.
Vita o morte o quel che cazzo sia,
Ti amo Jon.
Sono meravigliosa mentre sballo.
Sono tutto ciò che desideri.
Io desidero te e non credo tu possa capacitartene.
Mi ami troppo per ascoltar parole che non siano dette dal tuo cuore.
Mi baci fino a togliermi il respiro, e ancora una volta m'importa solo di te.
Sono fiera di quel che ho e di quel che mi dai,
e la notte avanza.
Con lei le sue stelle sembrano brillare solo per illuminarci lo spirito.
Siamo così bui mentre non capiamo cos'accade.
Io capisco solo di aver bisogno di te.
Mi stringi, il tuo profumo mi corrode.
Fisso il tuo anello mentre mi accarezzi.
Argento e una pietra bordeaux incastonata dentro.
Sai che lo sto guardando, lo sai che mi piace da morire.
Te lo sfili e prendi la mia mano.
Lo infili al mio dito e io, felice, ghigno.
"Mi sposi?" dico sorridendoti.
"Sei già mia moglie" rispondi tu.
Non posso che esser commossa, senza sarcasmo.
Lacrime bagnano il mio sorriso mentre ancor sono stretta al tuo petto.
Sono tua, Jon.
Quanto è fottuta la notte mentre sei lontano da me.
Il mio cuscino è un lago di dolore.
Lo placo osservando lame tagliarmi la pelle.
Vorrei iniettarmi ciò che riempe le tue vene.
Non posso farlo,
sei l'unico che può distruggermi la vita.
Non uscirò mai da questo letto finchè non ti rivedrò.
Come incantata, guardo l'anello al mio dito.
Penso a quando sentirò ancora le tue mani su di me.
Sei la malattia che mi divora.
E per tutta la vita, non vorrò altro che sentirmi male, per te.
Per te, Jon...

di Dannata