Il suo volto è fatto di capelli tinti d’attesa
e cieli segreti pieni e privi di stelle

le sue gambe di bianche preghiere confuse
in lacrime di ragnatela

e angosce soffocate nel sorseggio della solitulitudine
di un alcolico

Per la sua immobilità anime dagli occhi rossi
bruciano nell’averla come riflesso
e l’attimo tra un battito e l’altro è un soffocante momento di ricordo

Un’infinita melodia scarlatta passa e la accarezza
con la lingua musicale di un serpente

Lei per un momento di fumo blu osserva e trema
con la dolcezza di un’infanzia

poi si addormenta o muore nella culla della sua sedia


di Flow