L’anima in frantumi,
trascinata attraverso valli oscure,
come specchio delle brame infrante
di ogni bambino,
gli occhi
al cielo plumbeo di lumi
vagando in cerca di ripari sicuri
segreto l’eterno garante
della rosa nel giardino
i miei pensieri
volano al vento
sperdendosi nei bui anfratti
della caverna della tua mente;
e gelo penetra nelle mie membra
fino in fondo, ricordo
risate d’un bimbo contento
guardarmi, sorridere a tratti
ed annegando lentamente
nel buio della tua anima, sembra
di soffocare.

19 gennaio 2003


di Cornelia