Oh tu che dal cielo notturno
mi guardi e splendi.
Oh tu che dalle profonde tenebre
mi guardi e accendi,
in me la tetra consapevolezza
di una vita mortale piena di tristezza.
Tu che splendi immobile, priva di ogni colpa,
tu che splendi nobile, fautrice di ogni disfatta,
accogli la mia supplica.
O luna sognante,
o luna piangente,
rifletti in me la tua triste speranza
e la tua fiera bellezza.
Avvolgi con il tuo tetro canto che ama e disprezza
il tuo servitore che aspetta l'oscura grazia.


di Wor