Si solleva il sipario:
una rossa ragnatela di buchi.
Ombre senza corpo luccicano
nel buio polveroso.
La platea è deserta, quel che ne rimane.
Costumi vuoti inscenano
antiche immagini,
frusciano sul palco cieco e senza luci chiare.
I violini, i flauti ed i liuti suonano
musiche senza ritmo,
attori senza corpo recitano
versi mai scritti;
intrecciano denze convulse...
(Solo il niente dietro quelle maschere).
Non servono visi per mentire...
Non serve il pubblico per inscenare...
Corpi nudi muovono ingranaggi
tirano corde e spostano cose.
Dove sono tutti?
Chi si muove sul palco?
Cosa recita in costumi vuoti?
"Amici miei, la storia procede...
Facile come la Farfalla sulla Sfera,
gira gli igranaggi nel moto perpetuo
del volo, senza ali al vento!".
La storia non è chiara;
vecchi ricordi, frammenti di sogno misti a
polvere e cenere in proiezione.
Dov'è il vostro applauso?
A chi porgete un gentile inchino?
Maschere mie, dove andate, infine?
A cosa si assiste nel Teatro Panico?
"...E tutto è scena, amici miei;
vita e morte, verità e finzione,
non c'è ne abbastanza per uno spettacolo?
Si amici, ma chi sono gli attori?
Noi sul palco o voi, ovuque siate?"...
Le luci soffuse sfumano nel rosso cupo
e cedono il posto al violino solista:
tristi melodie di angoscia e crocifissione;
le donne piangono, si coprono gli occhi.
Le quinte tremano sotto il Peso e quasi cedono.
Si alza il Vento, l'origine è incerta;
le candele sanguinano, la maschere sogghignano,
quasi maliziose ed erotiche.
"E fu così, amici; la terra ha tremato,
e così le stelle. I bimbi strillano,
gli uomini stupiti e immobili, incerti.
Le statue e le cariatidi cedono alle lacrime.
Io nel tetro ruolo della maschera che mi è propria
vi dico e confido: al sogno non c'è fine
e gli incubi stanno lì a guardare i chiodi e la corona.
Tutti insieme, amici, ancora una volta.
La commedia sfocia nella tragedia,
il sorriso sfuma nel pianto.
Lo spettacolo è prossimo all'epilogo,
spero vi sia piaciuto, ovunque voi siate.
Teatro Panico vi saluta e ringrazia.
Come Lazzaro risorgeremo dalla tomba,
solo per voi e per riproporre l'Eterna Farsa!"
Le luci muoiono, le corde stridono e sfregano
contro le carni lacerate ed il sipario cala.
Il sipario cala; è vero.
Ma la scena continua
Oh si, continua...
Continua.
Continua.
Continua e mai termina...
Teatro Panico.


di John Wolf Doe