arpie malefiche si alzano a milioni in volo
stridendo, urlando, nella mia mente
lontano dal mondo, lontano dal vero
lontano dal Sole e solo, solo loro
compagnia indesiderata, paesaggio deserto desolato
lava rappresa solidificata
sterile terra, cielo velato da nubi opprimenti
& non c’è nebbia affinché io possa vedere che per miglia e miglia
son’ Solo
schernito dagli incessanti lamenti
di mille uccelli demoniaci
volti di donne accusatrici
pallidi, smunti, affamati
Risa invasate riversano
angoscia nell’urna incrinata dei miei pensieri pressati da Tutte le parti

sordo per non sentirle vorrei essere
cieco, per non vederle
e muto per non avere scuse al mio silenzio

Vorrei non essere mai nato
perché anche così rimangono
i miei ricordi a ricordarmi chi sono…


di Nagarjuna