Un tempo ero un angelo,
poi osai amare più di
quanto amo me stessa…
Sono incatenata,
ma queste catene sono fatte da falsi sorrisi,
e ancor più falso amore.
Persi la mi anima per un sogno innocente,
che poi uccisi,
perché era la mia vita e la mia morte insieme.
Verrò da te,
ruberò il tuo sorriso,
perché esso è la chiave delle mie catene.
Verrò da te,
e tu dovrai avere paura di me,
come io temo la luce del tuo sorriso,
senza non sarò più tua.
Il mio signore prenderà la tua anima
e io sarò libera.
No, non avere paura già adesso,
ricorda che un giorno io ero l’angelo
e tu il demone,
fu un bacio mai dato la mi rovina,
e la tua gloria.
Ora io sono oscuro demone,
tu splendente angelo,
ma dovrai cadere,
perché solo così sarò felice,
o forse voglio che tu cada
perché ho troppo bisogno
di sfiorare le tue mani.
Arriverò, i tuoi occhi
si perderanno nell’oscura
profondità del mio sguardo,
le tue mani sfioreranno
le nere piume delle mie ali.
Dispiegherò queste ali
nere del dolore
di chi si è visto
rubare i sogni.
Sai ciò che voglio,
rivoglio l’orgoglio, il coraggio,
di alzarmi in volo,
anche se piovono lacrime nere,
anche qui c’è la luna.



di Lennia