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“La spada vibrata con violenza trafisse il costato e ruppe il candido petto .
Eurialo cade riverso nella morte, il sangue scorre per le belle membra, e il capo si adagia reclino sulla spalla: come un fiume purpureo quando, reciso dall'aratro, languisce morendo, o come i papaveri che chinano il capo sul collo stanco, quando la pioggia li opprime.
E Niso si avventa sulla massa e cerca fra tutti solo Volcente, l'assassino, contro solo lui s'ostina nella lotta. I nemici gli si stringono attorno, ma egli incalza ugualmente e ruota la spada fulminea, finché non la immerge nella bocca del nemico urlante, strappandogli dal corpo la vita.
Solo allora, trafitto ogni dove, si lasciò cadere sul corpo dell'amico (inchiodato a terra dalla spada del nemico come un ago trafigge una farfalla), e sulle belle membra Niso (si lascia vincere dalla vita che fugge,) riposando in una placida eterna morte.” (tratto dall'Eneide)
Tac tac tac...
Cola il sangue lungo la lama, cola lento fino a terra...
Tac tac tac...
Cola lontano dal tuo corpo, rubandoti la vita che continui, che insisti a tenere stretta a te...
Tac tac tac...
Piccole gocce apparentemente insignificanti che ti strappano quello che resta di te...
Tac tac tac...
Lente, inesorabili, non le ferma più nessuno...
Tac tac tac...
Freddo tutto attorno a te, freddo nel corpo, freddo nel cuore, freddo nelle braccia, freddo negli occhi, freddo nel cuore...
Tac tac tac...
Fredda la voce che senti lontano...
Tac tac tac...
Senti lui, per cui sei morto, lui, che hai seguito in questa follia, lui, amore della tua vita e della tua morte...
Tac tac tac...
-Niso...- cerchi di dire...
Tac tac tac...
-Niso...- cerchi di dire...
Ma dalla tua bocca martoriata non esce un solo suono: e già vedi lui, amore eterno del tuo debole essere, avventarsi come un leone, fulgido nella sua divina bellezza, lottare contro tutti, affondare la spada nella bocca di chi ti ha infilzato a terra...
Di chi ti sta straziando anima e corpo...
-Niso...- preghi e scongiuri, - Niso....- vorresti dire...
Vorresti avvisarlo, pregarlo, scongiurarlo di mettersi in salvo perché...
Perché sai che è stato tutto inutile, che non è servito a niente, che questo freddo ucciderà anche il corpo caldo di Niso, lo stesso corpo contro il quale la notte ti raggomitolavi desiderando le carezze di quelle mani che ora squarciano la pelle del nemico che ti ha ucciso...
E vedi Niso, straziare carne e ossa, sfigurare quello che ormai è il cadavere di chi ti ha condannato a morire...
-Niso...- riesci a dire...
Tac tac tac...
Il sangue scorre anche dalla sua ferita, lontano dal suo corpo straziato, trafitto...
Si lascia cadere Niso, esausto, sfinito, stremato...
Si lascia cadere sopra di te, come dopo aver fatto l'amore, ma ...
Ma questa sarà l'ultimo bacio che vi scambierete, la morte che già stai faticando a tenere lontana da te non aspetterà più, e coglierà entrambi, abbracciati in quest'ultimo dolce, eterno, incancellabile addio.
Potranno straziare i vostri cadaveri, mutilare i vostri corpi, ma il vostro amore resterà puro, incontaminato, e nessuno vi raggiungerà mai.
Non importa cosa diranno dopo, perché voi sarete comunque insieme.
Insieme, per sempre.
di Vereor
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