Addio La presi in mano,una splendida rosa nera dai petali freschi e brillanti alla luce delle molteplici stelle che irradiavano il cielo.
Lui era accanto a me immobile lo sguardo perso in segreti pensieri avvolti dalla tenebrosa brezza che scuoteva i rami ormai spogli e fragili della grande quercia.
Io non badavo a lui, ero completamente rapita dalla bellezza seducente della rosa quando ad un tratto le staccai per sbaglio un petalo…
Il delicato fiore cominciò ad avvizzire ed a perdere quell’aura di oscura magia che dolcemente lo velava.
Ma la cosa che mi stupì più di tutte fu che cominciò a sanguinare, copiose lacrime scarlatte bagnavano i suoi petali sofferenti e consumati “Ecco cosa sono io” la sua voce profonda mi riscosse dalla triste visione.
Avvicinò le sue dita diafane al mio viso e mi asciugò delicatamente le guance rimasi un istante perplessa dal suo gelido tocco ma poi oh… dovevo aver pianto… senza che me fossi accorta… ora lui mi fissava intensamente il suo sguardo di brace mi ustionava la pelle.
“Ecco cosa sono in realtà, un’anima oscura terribilmente affascinante, un’anima nera che piange lacrime di sangue dinnanzi al suo dannato ed eterno destino”

di Eleonora