[ « indietro ]     Ma non si arrese, anche se non si trovava nel medioevo comunque in quel momento era in un luogo incantato.
Decise di sedersi sotto un grande albero, per guardare quel recinto, non era mai stata così felice, rimase ore a guardare quel luogo che la circondava, senza fare altro, solo guardandosi intorno. Gli unici esseri viventi attorno a lei erano gli insetti che svolazzavano, senza infastidirla. Quando la luna pian piano sorrise lì in alto nel cielo vide in fondo a quel recinto un ombra, era l’ombra di un uomo, per un attimo ebbe paura, si alzò e si avvicinò a lui, la curiosità l’avvicinava a quell’ombra umana.
Lui aveva un lungo cappotto nero, era una figura dal fascino strano.
Quest’uomo si avvicinò a Margaret, la guardò per circa due minuti e le disse «splendida luna questa notte vero milady?» «si» rispose Margaret «davvero splendida, ma lei chi è?»…«cosa importa milady, sono vivo è questo che conta, lei cercava qualcuno non uguale agli altri se non sbaglio, beh ci sono io a guidarvi».
Margaret stupita disse «come mai parlate così? Chi siete?» lui cambiò discorso e disse «siete bellissima milady» lei disse «come fate a vedermi? Siamo nel buio più completo, c’è solo la luna che ci illumina».
Insieme decisero di incamminarsi, lui gli parlava e gli diceva cose senza un preciso significato.
Margaret tutto d’un tratto si voltò e disse «qual è il suo nome?» e lui «Alucard» «il mio Margaret».
Alucard esclamò «che splendido nome, degno di un fiore come lei».
Margaret arrossì, per fortuna lui non poteva vederla a causa del buio, arrivarono ad un posto illuminato da alcune candele, sotto una grotta, era la grotta di Alucard, lui la chiamava “la grotta incantata”, ma Margaret non capì il perché. Ora finalmente Margaret potè guardare bene quell’uomo tanto misterioso, ne rimase folgorata, i suoi capelli lunghi fino alle spalle erano di un biondo cenere stupendo, i suoi occhi erano la cosa più bella che Margaret avesse visto nella sua vita, erano azzurri come due diamanti, brillavano ed erano di una bellezza insuperabile.
Il suo corpo era piccolo ma ben fatto, sembrava una statua, le sue braccia erano piccola ma possenti, i suoi muscoli erano piccoli ma donavano un senso di protezione e di forza, erano eccitanti, le sue labbra…piccole e carnose, da mordere. Poi la guardò tutto molto bene, lo guardava con gli occhi spalancati, si innamorò per la prima volta e di un essere apparentemente angelico, ma dallo sguardo diabolico.
Si sedettero su quella roccia e parlarono, lei pronunciò «sei stupendo, sicuro di essere un uomo?» lui le rispose «no, milady siete voi che siete stupenda, avete i capelli color dell’oro e siete splendente più di tutte le stelle che ci sono nel cielo».
Margaret fu colpita da quelle parole, erano le più belle che le erano state dette.
Si rese conto che ormai era tardi, Margaret si rivolse al bell’uomo e disse «devo andare, mia madre rompe altrimenti» lui le baciò la mano e le disse «io sarò qui ad aspettarla milady» e guardandola con occhi affascinanti e furbi disse «a presto, so che ci rivedremo, sarò qui ad aspettarvi, nella mia caverna,mentre raccolgo anime dannate».
Margaret lo guardò fisso negli occhi ed iniziò a correre,poi ad un tratto si voltò ma lui non c’era più. Ancora più spaventata corse per tutto il bosco, si gettò nel primo autobus puzzolente con tanta gente dallo sguardo odioso e tornò a casa, mentre si incamminava per raggiungere casa sua non fece altro che pensare ad Alucard, al suo volto, al suo modo misterioso di comportarsi.
Voleva ritornare da lui, ma non sapeva cosa fare, e poi chissà se davvero Alucard l’avrebbe aspettata lì.
Quando arrivò a casa, sua madre le fece il solito discorso e le solite domande «dove sei stata? Perché hai fatto tardi? Con chi sei stata?» sua madre non credeva che sua figlia quando usciva stesse da sola, quindi Margaret non le rispondeva più. Mangiò poco e poi si diresse in camera sua e si rifugiò su internet, si perse in alcune immagini fantasy tra cui una molto particolare…un uomo dal fascino diabolico che accarezza e capelli ad una ragazzina dai capelli biondi, quell’uomo somigliava ad Alucard.
Spense il computer e si mise a letto, si addormentò mentre guardava le stampe dei quadri fantasy che aveva in camera.
Ad un tratto si sveglia,, ripensando al sogno che aveva appena fatto, sognò come sempre quell’uomo che faceva l’amore con lei ma questa volta le sussurrava «vieni con me».
Si alzò dal letto e si avvicinò al suo balcone, guardò la luna e le sorrise, poi indossò l’abito più bello che aveva, era molto largo, di velluto e di pizzo con una grande scollatura.
Il suo abito era molo simile a quello di una dama medioevale e probabilmente lei stava per recarsi dal suo cavaliere.
Margaret aprì il balcone e con una corda arrivò fino in strada, si voltò verso la sua casa e disse «addio» si incamminò fino al bosco, scavalcò il cancello e corse fino a raggiungere quel luogo incantato, era decisa ormai, voleva andare da lui. Il suo diavolo la stava aspettando, Margaret ne era sicura, Alucard era sotto quella grotta che attendeva solo Margaret.
Margaret arrivò a quel recinto, era tutto buio, c’era solo la luna piena ad illuminare la strada per la grotta ma Alucard la inseguì con il suo cavallo bianco e le disse «sapevo milady che sareste venuta da me, siete sicura di voler venire via con me per sempre?» «si» rispose Margaret.
Entrambi si allontanarono fino alla grotta di Alucard e lì iniziarono a baciarsi, senza profanare quel dolce momento, si accarezzarono il corpo con le loro labbra, la pelle di quel dolce demone era estremamente soffice e bianca come la luna, Margaret la baciò senza mai fermarsi, poteva finalmente accarezzare il corpo di quell’uomo che tutte le notti le appariva in sogno.
Fecero l’amore per tutta la notte fino a quando l’alba apparì limpida nel cielo, era tardi, ormai Margaret era di Alucard, ma lei non voleva ritornare indietro, lei lo amava. Presero quel cavallo e prima di cavalcarlo Alucard abbracciò Margaret e le disse «Ti amo Margaret» e lei «fuggiamo amore mio, non torniamo più qui, in questo inutile mondo, io ti amo e voglio vivere nel tuo mondo per sempre» si baciarono delicatamente e salirono su quel bellissimo cavallo bianco.
Sparirono incamminandosi verso l’orizzonte, Margaret ed Alucard si ritrovarono su un gran campo di fiori con un gran castello di fronte a loro, mentre si baciarono nelle loro vesti medioevali, sparirono e di loro non ci furono più tracce, tranne che di un grande amore interminabile che sconfina nel tempo!

di Morea