[ « indietro ]     HALLOKID: Io faccio l’università (a proposito, non ancora compio 18 anni quindi se mi dovessi denunciare, ti ricordo che sono minorenne)
BUBU73: Ma quale denuncia … continuaa
HALLOKID: Io faccio l’università e rimango sempre a casa da solo a studiare. La madre lavora e indovina chi è costretto a badare la piccola Merilisa?
BUBU73: Che culo!!!
HALLOKID: Dici bene fratello. Il primo giorno l’ho fatta un po’ giocare e le ho fatto vedere tutti i cartoni animati preferiti … insomma, l’ho fatta fidare di me. Poi quando è dovuta andare a fare pipì, da bravo cugino ho pensato bene di accompagnarla … semplice no?!
BUBU73: Che figlio di puttana J))
BUBU73: E tu te lo sei cacciato?
HALLOKID: Come no? Ho detto che anch’io dovevo fare pipì e l’ho tirato fuori. Naturalmente mi sono girato dall’altra parte fingendo di vergognarmi. Lei incuriosita si è alzata per venirmelo vedere. Così le ho preso la manina e gliel’ho fatto toccare. Dopo l’ho portata a letto e nuda l’ho toccata dappertutto.
BUBU73: E lei non lo ha raccontato a nessuno?
HALLOKID: Certo che no. Io le ho detto che avrei raccontato alla mamma di avermi visto il pipì e di essersi fatta toccare la patatina così lei ha finito per implorarmi di non dirlo. E così è diventato il nostro segreto. J)
BUBU73: Che genio.
HALLOKID: Sei venuto?
BUBU73: Per adesso una volta sola, ma ho già cominciato a farmi una seconda sega J
HALLOKID: Ti mando una foto della mia fidanzatina in modo che al pensiero ci alleghi un volto

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ACCEPT

BUBU73: Quant’è graziosa!
HALLOKID: E che mi dici del neo sul fiorellino?
BUBU73: Che ho una voglia di toccarlo … ahah sono rivenuto.
HALLOKID: J
BUBU73: Grazie amico. Spero di ritrovarti domani per il racconto di un’altra puntata.
HALLOKID: E tu vedi di farti qualche marmocchia in modo che anche tu potrai eccitarmi con qualche storia.
BUBU73: Lo spero, solo che purtroppo non ho ne cuginette, ne nipotine e in questo cavolo di palazzo in cui abito ci vive solo un bamboccio ciccione dal pisellino più ciabbuotto di lui J
HALLOKID: Che sfigato …ok alla prossima e viva il fronte nazionale pedofili.
BUBU73: Viva i preteen.




PINA: Ciao conquistadores
BUBU73: Hola. Sapevo di averti conquistato J
PINA: Il marito è a lavoro e io mi annoiavo.
BUBU73: E cosa si fa quando ci si annoia? Si contatta Bubu73.
PINA: Non ti montare la testa … è che mi annoio proprio. BUBU73: Di cosa ti andrebbe che parlassimo?. PINA: Io sono di Pescara … tu sei lontano da me. BUBU73: Se ti dicessi che vivo a un’ora di distanza mi crederesti?
PINA: Veramente? Wow, così se mi venissero strane voglie mi basterebbe aspettarti una sessantina di minuti J
BUBU73: Potremmo anche fartele venire queste strane voglie.
PINA: Certo potremmo, ma poi sarei costretta a soddisfarmi da sola … perché se pensi che io possa far venire uno sconosciuto in casa, allora vuol dire che di me non hai capito niente J
BUBU73: Ma quale sconosciuto? L’uomo della tua vita tu lo chiami sconosciuto???
PINA: Uomo della mia vita che ne dici di raccontarmi qualcosa di diverso dal sesso?
BUBU73: Di cosa vuoi parlare? Proponi e io esaudirò ogni tuo desiderio.
PINA: Ti interessano i fantasmi? BUBU73: Fantasmi? PINA: Immagino che adesso non ti interessi più conquistarmi? J
BUBU73: Come no? Io adoro parlare di Casper e dei suoi amichetti.
PINA: Non fare lo stupido, parlo seriamente. Ok, fa finta che non ti abbia detto nulla, ci sentiamo alla prossima.
BUBU73: Dove scappi? Anch’io sono serio e conosco un sacco di storie sui fantasmi, è che ti avevo giudicata diversa.
PINA: Immagino … la ninfomane della regione affianco.
BUBU73: Adoro chattare con te J Dai racconta a papà cos’è che ti affligge.
PINA: Promettimi però di non ridere.
BUBU73: Promesso!
PINA: Ok, adesso ti racconto.
PINA: Una sera … era Dicembre del 1992 mentre stavo andando in macchina per andare a trovare mia sorella che a quei tempi risiedeva a Pineto, Pescara-Pineto sono 20 minuti di macchina.
BUBU73: Sono stato a Pineto diverse volte, la spiaggia fa schifo.
PINA: Viaggiavo da sola! In quegli anni ero ancora single e adoravo la mia indipendenza.
BUBU73: Poi hai incontrato il bisonte …
PINA: Ti assicuro che da giovane pareva un fotomodello.
BUBU73: Sicuro, taglie xxxxl
PINA: Adesso comunque è bello dentro… non mi interrompere, fammi finire di raccontare!
BUBU73: Prego signora, vada avanti.
PINA: Insomma, stavo andando da mia sorella, dovevano essere circa le 9 di sera quando, appena entrata in paese, davanti alle scuole medie, scorsi un ragazzino di circa dodici anni fare l’autostop sul ciglio della strada.
PINA: Pensai subito che un ragazzino così giovane in mezzo alla strada a quell’ora di notte e per giunta con quel freddo boia, doveva avere dei genitori terribilmente sciagurati. Così mi fermai caricandomelo in macchina. Subito gli chiesi cosa ci facesse da solo a quell’ora tarda ricevendo come risposta di essere della squadra di atletica della sua scuola e di avere appena terminato gli allenamenti e che qualcuno doveva essersi dimenticato di venirlo a riprendere. Era un bel ragazzino, alto e slanciato e dai capelli castano-chiari … solo gli occhi ricordo di non essere riuscita a definirne il colore. Dopo un po’, durante il tragitto che avrebbe dovuto riaccompagnarlo a casa, mi fece fermare dicendomi di essere giunto a destinazione. Non vedendo nessuna casa e nessuna luce in quella zona, gli chiesi subito “ma dov’è che abiti di preciso?” Ottenendo un semplicemente “Lì” come risposta accompagnato dall’ indicazione del dito ad un punto indefinito. Ma anche concentrandomi per vedere oltre il buio e stringendo gli
occhi, non riuscì a scorgere nulla che avesse la parvenza di un’abitazione, ma quando mi girai per dirgli che avevo intenzione di portarlo proprio sotto casa, lui era sparito.
BUBU73: Pluff!!
PINA: Ho detto che non devi ridere!
BUBU73: Infatti non sto ridendo.
PINA: Uscì dalla macchina, provai anche a chiamarlo, ma la strada era deserta e non c’era neanche un posto dove avrebbe potuto nascondersi, niente di niente. Solo una volta arrivata a casa di mia sorella e dopo un bicchiere di cognac, ripensando allo strano incontro realizzai che il ragazzino era a maniche corte e senza alcuna giacca e ti ricordo che eravamo quasi a Natale.
BUBU73: Immagino che non avrai più dormito!?
PINA: Ne quella sera ne per tutta la settimana successiva … infatti successivamente decisi di trasferirmi da mia sorella e al diavolo la mia indipendenza J
BUBU73: Hai mai saputo chi fosse?
PINA: Si, due anni prima un ragazzino di dodici anni dopo avere atteso invano che qualcuno fosse passato a riprenderlo, pare che ai genitori quella volta non partì la macchina e dopo aver provato a fare l’autostop senza successo, si sia avviato a piedi, Pineto è un buco, chissà quante volte avrà fatto quella strada … una macchina ad alta velocità lo prese in pieno uccidendolo sul colpo. Sai in che punto avvenne l’incidente?
BUBU73: Provo ad indovinare: dove ti chiese di farlo scendere.
PINA: Esatto! Ancora oggi a raccontarlo mi vengono i brividi.
BUBU73: Devi vedere i brividi che hai fatto venire a me?
PINA: La vita non finisce dopo la morte!
BUBU73: Cosa vuoi dire?
PINA: Lasciano sempre un conto in sospeso sulla terra, sta a noi poi riuscire a permettergli di riposare in pace.     [ avanti » ]

di Sebastiano Cannarsa