Ora basta! Mi son rotto, sì di stare in questo buco, tutto da solo.
Quei bastardi! Da quanto tempo è che sono qua sotto? Ricoperto di terra? Troppo! Troppo!
E pensare che una volta io avevo settanta anni suonati, almeno per quanto concerne quello che adesso mi ricopre: la vita terrestre.
E' troppo tempo che sto qua sotto, anche se adesso ho una pelle così florida! Dovreste accarezzarla!
Sono così vigoroso! E che muscoli!
Ma gonfio, gonfio come una sanguisuga. Succede sempre così quando è troppo che mi seppelliscono. Eh, mi scoprono a rosicchiare cosce di esseri ultraterreni, almeno per quanto concerne il punto di vista di un sub-terrestre come il sottoscritto, e questi esseri mi ricacciano qua dentro. Pensare che una volta anche io ero un ultraterreno, sì perché i sub-terrestri sono Io, i terrestri sono i vermi, gli ultraterreni sono gli uomini.
Pensare che quando ero un uomo chiamavo ultraterreni gli angeli, si dice siano stati alcuni di loro a rendermi così vivo e bello, capisco perché gli uomini non rosicchiano i colli e le cosce dei loro ultraterreni come faccio io con loro.
Anche perché i loro ultraterreni non li schiafferebbero mai in luoghi senza spazio, né tempo, luoghi come le povere fosse di un povero cimitero.
A dire la verità poi, questa così rinomata ampiezza, questi così rinomati paesaggi con sole, nuvole, uccelli, grilli, porte che cigolano, cavalli che scalpitano a mezzanotte, taverne, puttane, non mi mancano. Per niente.
I preti quando vado a mangiare a casa loro mi dicono sempre cose del tipo che gli angeli che mi hanno fatto non sono i loro, che i miei angeli vivono sotto di me.
Beh, tutto ciò avrebbe un senso: pensateci.
Gli esseri ultraterreni ultraterrestri degli uomini accolgono le preghiere degli uomini, così come gli esseri ultraterreni miei, che dicono essere ancora più sub-terrestri di me, hanno riposto le loro preghiere dentro questo bel corpo.

E se io allora adesso, come sto facendo, sto uscendo da questa terra per andare a leccare il collo di quello stallone laggiù, significa che gli esseri sub-terrestri vogliono che lo faccia?
"Se c'è qualche essere superiore che non voglia lo faccia, superiore o inferiore che sia, che vuole pregare la sua divina creatura, lo faccia!". Nulla. Nessuno.
E' strano anche questo fatto di quello che posso fare. Un giorno ti muovi tra e con la nebbia. Un altro giorno ti muovi tra e con gli uccelli della notte.
No! Come si chiamava…? Come dice Linneo, con i mammiferi! Sì! I mammiferi della notte, mammiferi come me, mammiferi come sono io e come loro sono me. Potrei usare quest'espressione visto che posso esserlo quando voglio.
"Pipistrello, nuvola di fumo" questo cavallo "Questo cavallo!" posso essere qualsiasi cosa posso fare qualsiasi cosa, a una condizione. Una strana condizione, non l'ho mai compresa nemmeno io, non l'ho mai sperimentata e non mi chiedete come lo sappia: non posso stare al sole, altrimenti avrei l'unica facoltà di trasformarmi nella terra che mi ha ospitato e non potrei più cambiare la mia forma. Non chiedetemi dove andrei, non l'ho saputo prima di morire, non lo so adesso che sono morto. Dove vanno i morti? Credevo se ne andassero nel suo grembo, nel grembo di questa statua dell Vergine Madre di…quello. Non posso nominare quel nome.posso dire dio giove, posso bestemmiare con la parola dio, ma non posso dirlo in contesti sacri. Io non credo. Né a lui, né al diavolo, non credo nemmeno alla morte perché non ne ho bisogno.

Questo cavallo che prima era nero, ora è bianco, ne ho succhiata anche la ninfa nel pelo, ora, per una altra mattinata, per un altro pomeriggio, mi toglierà la paura di invecchiare. E se al mondo non esistesse più linfa da succhiare? In tal caso invecchierei, mi decomporrei, ma ciò non vuol dire che morirei. Continuerei a girare. Ecco, volevate sapere cosa c'è dopo la morte? Questo.
Pensi di andare chissà dove, per l'eternità, invece ti risvegli con un verme nelle narici, pensi che il paradiso sia oltre quella terra che hai tanta voglia di spazzare via, chissà perché, non sai il perché! Ma continui a zappare, ingoi la terra che ti ricopre per far e più alla svelta a uscire! Dici : il paradiso! Ho aspettato settanta lunghi anni per vederlo. Quello, sto arrivando! Quello, sto arrivando!
Poi ti accorgi perché avevi tanta voglia di uscire da quella merdaglia, e te ne accorgi dopo che accanto a te sotterri i due becchini che hai appena decollato e che ti hanno fatto da cena. Cosa ho provato quando togli la terra e ti vedi due becchini stupiti che iniziano a sbraitare? Rabbia! Rabbia! Cosa credete di provare? Sciocchi! Io ve lo dico! Il paradiso è qui, dove sto girando io, dove stai girando anche tu! E io, sciocco che lo andavo a cercare altrove! Forse è perché lo andavo a cercare altrove che adesso non sono altrove. Forse se in settanta anni mi fossi concentrato sul mio aldilà che stavo vivendo…adesso sarei in un aldilà migliore. Nella vita che non può essere falsa. Qualcosa che non capisco ci deve essere per forza. Come mai l'acqua dei preti scotterebbe sennò? Chi la fa scottare? Gli esseri degli inferi che mi pregano? No. La fanno scottare gli angeli dell'uomo, che per tutta la vita mi dissero: cogli l'attimo! Io non lo colsi e ora per punizione sono tornato al punto di partenza.
Amico mio, quando nasci vi è già un becchino che sta aprendo una fossa, perché è qualche metro sotto questa terra che andrai.
Amori?
Heh! In settanta anni di paradiso solamente un frutto, solo quello vero, tutto il resto, credetemi, è ciarpame. Ho sentito di esseri come me che vanno in giro a far bere il loro sangue, invece di berlo, a giovani e attraenti fanciulle, nella speranza che queste diventino esseri come noi e vivano come noi in eterno. Ma, come ho detto poch'anzi, il paradiso è questo, e solo se te ne accorgi in tempo vai nella cerchia d'elite. Chi ama finisce come me. Chi è amato va insieme agli angeli, gli unici esseri mi possono contrastare.
Il mio tesoro. Forse non è tanto l'acqua che brucia, forse non sono tanto le croci che aborro, forse non è tanto il nome di "Cristo!" che posso urlare quando volessi, a farmi paura. A pensarci bene non è paura! A pensarci bene è amore, è devozione del mio amore. So che lei è lì tra coloro che mi contrastano. Diavolo non è tanto "Cristo!" a far sì che io obbedisca, quanto l'amore che IO voglio per lei!

"Padre, ora che sono qua, da voi, a raccontarvi queste cose, consigliatemi, vi prego! Un modo per uscire da qui. Voglio avere il diritto di andare da Lei. Come faccio?"

il prete lo fece accomodare su una seda, gli si mise di fianco, la luce fioca della candela era tutto ciò che la stanza illuminava, gli fece un soffice e silenzioso segno della croce, il vampiro fece un gesto d ripudio col labbro superore, ma cercando di resistere.

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, dimmi i tuoi peccati - disse il prete.

Ho peccato, ho ucciso, e a pensarci bene se il mio amore, l'angelo che prima visse qui, poi giunse lì da voi, sta dalla vostra parte, significa che le vostre leggi sono forse quelle giuste. Sicuramente è da voi! Qua non c'è e la sua lapide langue già da un mese dopo la ma scomparsa. Secondo le vostre leggi, e il vostro "Dio!". Ho ucciso n maniere che nemmeno lei si immagina chiunque e qualunque cosa degno di movimento razionale. Ho mangiato da qualsiasi piatto, luogo terreno, ho viaggiato nella notte urlando il nome del sacerdote che prega sempre per me, e che voi volete non si presenti e non nasca mai: Lucifero. Prima di adesso aspettavo l suo arrivo, ma adesso voglio lei, e il suo paradiso. Voglio vivere, non continuare a essere mor…
"Amore! Tesoro del mio cuore! Heh! Curioso parlare di cuore e di battiti, sentirli ancora qui, a sinistra. Sentire gli ansimi quando sarei teoricamente morto per enfisema dovuto al tabacco. Amore. Quanto sei bella. Quanto sei bella! Amore, ho continuato, da morto, la mia promessa. Continuare a volerti bene! Quanto sei bella! Quanto sei bella! Quanto sei…"
Il cadavere di Edward fu ritrovato abbandonato nella sagrestia di una abbandonata chiesa di campagna il 22 Giugno 1849 Il curato non fu più ritrovato dopo quell'avvenimento, malgrado qualcuno pensi di scorgerne i contorni nei boschi durante le festività, vicino alla sua tomba. In quelle occasioni, ancora oggi in quel paese, i bambini, gli uomini, le donne, gli animali, decidono di morire, e muoiono.

di Zanoni