Nell’ antico medioevo il giovane signore di una grande contea si rese conto che in lui nell’ultimo periodo qualcosa stava cambiando.
Questo suo cambiamento di carattere e di stile di vita non era ben visto dalle altre persone. Un giorno venne invitato ad un ricevimento, non tanto lontano dal suo castello. Il ricevimento era bandito in onore dello sposalizio della contessa della contea vicina. Arrivato al castello della contessa lui si accorse di essere notato da tutti, il motivo che venne subito in mente al giovane era che qualcuno potesse aver scoperto che lui fosse un vampiro. Non ci fece molto caso, ancora non sapeva che al ricevimento c’era un altro vampiro come lui, l’incontro non si fece attendere in quanto il giovane vampiro appena giunto nel salone da ballo, rese omaggio alla contessa e subito dopo si diresse nella cripta del castello. Giunto nella cripta, non passarono nemmeno cinque minuti che il giovane ragazzo sentì una presenza sopraggiungere alle sue spalle.
Il giovane si girò ma vide solo una lieve nebbia che proveniva dalla scala che lui stesso aveva percorso per giungere nella cripta.
Il vampiro era confuso perché continuava a sentire la presenza di una persona con lui nella cripta.
Chiusa la porta alle sue spalle disse:” Venite fuori, non voglio farvi del male”.
Da dietro una colonna potette udire il sospiro soffocato a forza di una ragazza.Lui si diresse verso questi sospiri e vide una fanciulla infreddolita e impaurita. Il vampiro decise di concederle riparo sotto il suo mantello, cosa alla quale lei non rifiutò. Il giovane guardando la ragazza esclamò: “ non è il posto per una fanciulla come voi”.
Stranamente il giovane vampiro, che era più impaurito della ragazza, timoroso che rivelasse agli altri invitati, la sua vera natura, sentì dentro di sé una tranquillità ed una serenità del tutto particolare. Dopo averla portata via da quel posto angusto e averle offerto da bere la lasciò accomodata sul divano ch’era posto sul lato destro delle scale d’ingresso. Voltatosi per prendere da bere vide che la ragazza si era portata su due piedi vicino al grande balcone della sala, dalla quale si vedeva tutto il bosco che circondava il castello, il vampiro si decise ad andare verso di lei. Avvicinatole le chiese : “come vi chiamate?”
La giovane rispose “Dukessa Dela Croix e voi milord, come vi chiamate?”
Il giovane la guardò porgendole un calice di vino e le rispose “potete chiamarmi Rey”.
Dopo questo breve scambio di parole i due si ritrovarono a guardarsi negl’occhi. Fatto ciò Rey pensò che tutto fosse concluso e si riportò vicino alle scale che conducevano alla cripta.
Tornato nella cripta Rey ebbe molto tempo per pensare e riflettere e decise di tornare di nuovo da Dukessa, allora si diresse verso il salone per mettersi alla ricerca di essa ma fu tutto inutile, sembrava scomparsa. Dopo varie ricerche Rey vide che vicino allo stagno del castello c’era una ragazza che guardava la luna, senza riflettere Rey corse per tutta la sala e raggiunse la ragazza vicino allo stagno. Le sue ricerche erano finite lei era lì, ma prima che le parole potessero uscire dalle sue labbra Dukessa corse fra gli alberi del fitto bosco .Rey allora decise di mettersi all’inseguimento. Raggiuntala notò che i suoi canini erano sporchi di sangue;ed esclamò: “ ma siete una vampira!”
“lo siete anche voi” rispose lei
“perché pensate ciò?” le rispose
“vi piacciono le cripte e dalla vostra tasca spunta una sacca vuota di plasma ed anche vuoi avete i canini sporchi di sangue.”
“Avete ragione mi sono nutrito nella cripta appena tornatoci”.
Rey chiese a Dukessa se desiderasse nutrirsi assieme a lui. Lei lo guardò ed attese la mano di Rey per potersi rialzare. Lui la fece alzare e notò che la loro confessione era stata udita da terzi, era un domestico della contessa. L’uomo non fece in tempo a scappare che Rey gli fu subito addosso. Rey disse: “Dukessa penso che lui possa andare bene. Carne fresca e molto succulenta”. Lei ancora incredula disse : “proprio un bel bocconcino milord esilarante oserei dire…milord”
“milady se per voi va bene cederò a voi il lato destro e terrò per me quello sinistro”
Dukessa lo guardò ed annuì.
Preso il povero umano tra loro e dopo averlo imbavagliato, lo morsero nel medesimo istante lasciandolo a terre senza vita.
L’alba incombeva e Dukessa era lontana dal suo castello. Rey le chiese se avesse fatto in tempo a tornare nella sua dimora o se volesse ospitalità nel suo castello.
Dukessa chiese se era possibile abusare della sua generosità data l’ora e la grande distanza che la separava dal suo maniero. Rey le disse che non c’erano problemi
“nessun disturbo”.
Giunti nel castello di Rey
Dukessa notò che il castello era molto in ordine e vide una schiava che subito si prostrò ai piedi di Rey.
Rey si rivolse alla sua schiava e le ordinò di accompagnare la sua ospite nella stanza più lussuosa del palazzo. La schiava un po’ confusa tentò di replicare ma non ebbe tempo di aprir bocca che il suo signore la fulminò con lo sguardo, e disse: “ MUOVITI SE CI TIENI ALLA TUA VITA”. Dukessa seguì la schiava fino agli alloggi che Rey le aveva riservato .
Dukessa appena entrò nella stanza vide che nel mezzo c’era un letto a baldacchino, in ferro battuto e con dei drappi neri che pendevano dal soffitto.
La notte seguente appena svegli i due vampiri si ritrovarono nella sala da pranzo. Rey vide che la sua ospite portava un corsetto ed una gonna in pelle e le rivolse un complimento al quale Dukessa arrossì.
Rey seduto a tavola guardava la sua commensale e le propose di andare con lui la stessa notte a nutrirsi dei poveri contadini del villaggio.
Dukessa dopo aver riflettuto alla proposta annui chinando la testa.
La stessa notte i due si divertirono a nutrirsi di ben quindici persone senza lasciar traccia di loro .
Al mattino seguente nessuno dei contadini scopri quello ch’era successo nella notte buia ed uggiosa appena trascorsa. Tornati al castello Dukessa ch’era molto stanca tornò nella sua stanza nella quale trovò ad attenderla un mazzo di rose nere ed una scatola. Appena sollevate le rose Dukessa aprì in un istante il dono e notò che al suo interno c’era un vestito di seta nero; il più bello che lei avesse visto fino a quel momento. Rey bussando entrò nella stanza e si avvicinò a lei. Dukessa si voltò per ringraziare del bel regalo ma notò che Rey teneva in mano un cofanetto, lei stupita domandò se fosse un altro regalo per lei. “Si” rispose lui ma ad una condizione “quale condizione” chiese lei; lui senza batter ciglio rispose sorridendo “seguitemi e capirete”. Dukessa incuriosita prese la mano di Rey e lo segui.
Rey la portò in una stanza molto grande e buia con una grande vetrata che dava sul villaggio. “vedete tutto quello che ci circonda?” e aggiunse “è tutto mio e voglio che voi lo governiate insieme a me”.
Dukessa confusa guardò Rey a gli chiese “non credete di correre troppo?”.
“State tranquilla, la mia era solo una proposta” lei allora disse: “posso pensarci milord?”, lui la guardò e disse “certamente milady”.
Trascorsero le notti con altre peripezie da parte dei due giovani.
Una notte particolarmente serena i due decisero di restare alla dimora e Dukessa ordinò alla schiava di cucinare le cose che le avrebbe ordinato lei al posto della cena, scelta dal suo signore e padrone.
Dukessa appena giunta nella sala da pranzo si accostò a Rey e gli disse: “spero che non vi spiaccia se ho cambiato il menu di questa sera, sappiate che succederà molto spesso”.
“Deduco che accettiate la mia proposta fatta qualche giorno fa”. Lei sorrise e da quella sera l’unica cosa che si ricordi è che i due vampiri convolarono a nozze ed il villaggio visse sotto la loro dinastia fino ai nostri giorni.


di Rey Misterio