Alcuni film sono stati la rovina della nostra categoria, creando degli stereotipi che non rispondono alla realtà dei fatti. Parlo dei vari Dracula e del recentissimo Intervista col vampiro. La gente si aspetta che tutti noi siamo belli ed aitanti come Tom Cruise o Gary Oldman, e nomi esotici come Lestat o Nosferatu.
Più prosaicamente io mi chiamo Salvatore, il che per un vampiro ha un che di umoristico, se ci pensate bene. Immaginatemi mentre mi presento alle mie vittime: “Buonasera, signorina. Io sono il vampiro Salvatore”. Se poi a questo aggiungete che sono calvo e non ho esattamente un fisico slanciato, vi renderete conto che la mia vita, o meglio non-vita, non è affatto facile.
Innanzi tutto procurarsi del cibo di buona qualità diventa sempre più difficile.
La gente si avvelena con un sacco di porcherie: fumo, alcool, droghe, ogm. Una volta ho azzannato un culturista gonfio di anabolizzanti ed ho avuto problemi di digestione per una settimana.
Ho dovuto adattare la mia dieta ai mutamenti dei costumi. Un tempo mi nutrivo esclusivamente del sangue di giovani vergini, ma al giorno d’oggi trovare una vergine anche nel mio paese natio, la Sicilia, è come sperare di trovare un unicorno, perciò gioco forza ho dovuto adeguarmi a diventare onnivoro.
Taccio del fatto che la mia presenza in luoghi frequentati dalla gioventù, come le discoteche, non manca di suscitare l’ilarità generale. Il mio aspetto leggermente attempato ed il mio abbigliamento sobrio ed elegante mi attirano i lazzi di ragazzine sguaiate e rockettari impasticcati che mi chiamano “nonno” o peggio. Non temono neppure i miei canini appuntiti: una volta una tipa ha definito la mia dentatura una figata e mi ha chiesto in quale negozio mi fossi procurato degli effetti speciali così straordinariamente realistici.
Ormai posso esercitare il fascino dei miei occhi verdi dalle folte sopracciglia brune solo con le ultraquarantenni, ma, ahimè, anche queste ultime sono agguerrite e combattive e riuscire a convincerle a seguirmi nella mia tana implica un lavoro di corteggiamento sfiancante e prestazioni sessuali che spesso non sono all’altezza della fama di cui gode immeritatamente la nostra categoria. Perché, signore mie belle, noi vampiri siamo, o eravamo, gente come voi. I mariti con la pancetta ed i calzini corti, che vi dormono al fianco la notte, potrebbero trasformarsi nei vampiri di domani e voi non notereste nemmeno la differenza, se non nell’aumento della parcella del dentista (o nella sua sparizione improvvisa, a seconda dei casi).
Continuate pure a sognare di giovani uomini dalle lunghe chiome corvine che vi soffiano parole dolci nelle orecchie, promettendovi un’eternità di passione e sesso sfrenato, ma sappiate che si tratta solo di fantasie create da scrittori e registi per venire incontro al vostro inconscio desiderio di trasgressione.
Mi piacerebbe intrattenermi ancora a lungo con voi e raccontarvi le mie mirabolanti avventure, tutte inventate di sana pianta, ovviamente, ma alle ventuno ho appuntamento con Piera al circolo del giardinaggio e non posso farla aspettare. Sono un vampiro, è vero, ma sono anche un gentiluomo.

di Vareno