Ho paura, non so cosa fare, devo andarmene perchè se resto qui mi prenderà e sarà la fine.
Mi segue da quando sono nata, segue la scia che lascio dietro di me, questa luce debole e pallida, argentea...
Mi chiamano Luna, ma non ho niente a che vedere con quel corpo celeste che brilla debolmente nei cieli umani la notte, rendendo pazzi quegli esseri che restano incantati dalla bellezza effimera di cui è simbolo.
Mi chiamano Luna perchè dicono che io sia come lei, che io sia altrettanto effimera e vana, evanescente, ma non è vero: c'è chi mi chiama Sole, perchè vede quella parte di me che splende sempre e irradia calore.
Insomma, io sono per tutti la bellezza, la gioia, la felicità, qualcosa da ammirare o da adorare.
Ho conosciuto ragazzi che sono morti per me.
Ho conosciuto ragazze che per me si sono tagliate le vene, o sono impazzite, vendendosi all'estasi di un sogno. Ma a tutti ho donato la felicità.
Solo che non ne resta a me.
No, a me non resta niente.
Quel mondo che per tutti è illuminato da un sole o da una luna per me è sempre buio, nero, blu, viola scuro, rosso sangue, rosso del MIO sangue.
Se sapessero... i coltelli che troverebbero qui non sono macchiati del sangue di chi ha dato tanto per me, ma del mio: troppo sangue per me, non mi serve, mi sento come se potessi vivere senza e di fatti è così.
Aiutatemi, sto impazzendo, non so più che fare.
Non so nemmeno se sto dicendo qualcosa di sensato o sto mettendo insieme una paura dietro l'altra senza mai spiegarmi.
Io, Luna, vivo qui in questa grande città, pallida come un morto, sempre sorridente di un sorriso pieno di felicità, ma vorrei piangere, e tenere quella gioia dentro di me, non regalarla, non darla agli altri, perchè vorrei provare anch'io qualcosa di così bello.
Ma non posso: dare agli altri, restarne privati, ecco il mio rapporto con le emozioni e gli altri che ho io e a cui devo sottostare.
Mi sono nascosta all'ingresso di questo cimitero perchè è il punto più buio della città, ma tra poco sorgerà il sole e io morirò per l'ultima volta.
Dovrei scappare, mettermi all'ombra, ma non riesco a muovermi, terrorizzata, all'idea che uno di quei raggi di luce mi colpisca e mi svuoti di nuovo di quel poco che mi resta: i miei sentimenti...
Il sole sta arrivando, non posso più scappare.
Ma ecco che automaticamente io mi sposto, nemmeno se lo volessi, sto fluttuando, leggera...
Il mio corpo è a terra, io sono là dove il buio è eterno.
Nell' ombra nascosta dietro al sole, là dove nessuno potrà mai più rubarmi la felicità, ciò che è mio.
Il mio corpo rimasto a terra è ancora intento a mentire al mondo: vedo piangere i mie amici che trovano il mio cadavere, vedono il mio sorriso, freddo su labbra morte...
Vedo chi si piega verso quelle labbra e grida la mia morte...
In quel momento il mio cuore batte di colpo e mi fa quasi male, in questo nuovo corpo di spirito.
Lui!
Possibile che lui sia davvero lì, che mi pianga...
O, come, come ho potuto non pensare a lui, abbandonarlo...
Al suo grido si intreccia disperato il mio.
Lo giuro amore, non volevo abbandonarti, non mi maledire, sarei rimasta per te!
Come potevo, come potevo pensare che tu mi amassi, che amassi quel che ero, non ciò che davo, non la felicità che davo agli altri,....
Tu, unico, maledetto come me, creato per riempire il vuoto in me...
Lo giuro, non lo sapevo, non potevo sapere, non avevo capito....!!!
Ma ti ho perso per sempre, saremo per sempre solo io e il mio dolore, il mio rimpianto, qui, all'ombra dietro il sole.

di Thy name