Un'altra sera di duro lavoro era cominciata: inizio a girovagare nel cimitero deserto avvolto nel buio di questa notte d'inverno.
Un'altra sera da passare a intrattenere morti, dopo aver passato la giornata ad intrattenere vivi.
Almeno di solito questa categoria di clienti è più bella d'aspetto, anche se molto più pericolosa.
Ogni notte gioco col fuoco, ogni notte la stessa storia, ma è vita ragazzi, non me la potete biasimare, voi siete morti e passate il tempo ad ammazzare gli umani che io raggiro e adesco per voi.
E sono pure fortunata ad avere questo lavoro, almeno ne ho uno: prima, quando ancora giravo come una ladra (ed effettivamente lo ero) ogni volta che un poliziotto mi vedeva, non importava se sapeva che stavo per rubare, se l'avessi già fatto o cose simili, finivo sempre nell'angolino buio o nella macchina della pattuglia che mi prendeva, e rendevo grazie a Dio per l'immancabile stupro giornaliero.
Oramai era diventato il mio portafortuna.
Finché non è arrivata una mia amica ad aiutarmi: forse l'avete vista, si chiama Calipso, faceva la puttanella come me, e come me era felice di essere viva, e se ne fregava della condizione della sua esistenza.
Effettivamente non è che fossimo molto diverse, solo che lei era più eterea, più tutta nel suo mondo, e questo ha fatto sì che i vampiri si interessassero a lei e non a me.
Ma Calipso non mi ha abbandonata, dopo essersi presa tutte le vendette che voleva, si è ricordata di me, e mi ha trovato un lavoro che per lo meno ha più stile: “Adesca i militanti nel servizio segreto dei Figli del Signore Iddio Solo, e di notte vai nel cimitero. Al vampiro che ti verrà a trovare, dì tutto ciò che sei riuscita a scoprire di loro, e fa loro l'identikit.” così mi ha detto Lorcan.
I Figli del Signore Iddio Solo, che nome strano,è?
L'ho pensato anch'io, ma mi hanno detto che sono una setta che lotta per distruggere la razza dei vampiri.
Sporchi arroganti nonnetti senza niente da fare, ovvio.
Però è divertente, ho conosciuto gente simpatica, e mi pagano bene: la cosa più positiva è che Calipso mi ha dato una casetta tutta per me.
Certo, prima che i pulotti la mandassero a fuoco.
Ora dormo nella cripta di un mio amico, che mi fa da autista, guardia del corpo, saltuariamente amante nonché protettore e consigliere.
Sì, è un po' come se io fossi la sua Compagna per l'Eternità, ma soprattutto Astreal è il mio migliore amico, quello che mi tira su di morale e mi tiene fuori dal circolo della droga dove stavo prima e cose del genere.
Mi piace un sacco vedere una creatura immortale potente come Astreal preoccuparsi per me.
E poi dormire in una tomba non è male, anche se di solito di giorno non lo posso vedere.
Sì, lo so, vi sto raccontando la mia vita e a voi non frega niente, ma tanto, ora che siete imprigionati qui, tanto vale che sprechiate un po' del vostro tempo ora eterno e maledettamente scomodo per ascoltarmi, no?
Ecco.
Come?
Mi chiedete perché sto qui?
O, scusate, non ve l'ho detto? A tempo perso faccio la cantastorie per i dannati dell'Inferno.
Sì, avete indovinato, per voi.
-LàREDA!!!!- sento urlare.
O, scusate, devo andare, Astreal mi starà cercando, e poi vedo le Erinni avvicinarsi con le forche: non che siano antipatiche, ma quando hanno fame di sangue non sono molto gentili.
Siete stati dei buoni ascoltatori, se vi rivedrò e sarete ancora in grado di ascoltarmi, vi racconterò un'altra storia.
Arrivo, Astreal, amore!
Uff, che uomo impaziente, chissà com'eri da vivo!

di Vereor