PACU PATI
Un potente vampiro proveniente dall'India.
E' creduto il signore di tutti gli esseri malvagi, si vede di notte nei cimiteri e nei luoghi delle esecuzioni.


PALDEN LHAMO
Per i buddisti tibetani si tratta di una divinità vampirica spesso raffigurata con una giarrettiera fatta dalla pelle di un umano scorticato, con una frusta di serpenti vivi strazia i corpi e beve sangue da una coppa.


PELESIT
Uno spirito vampiro malese.
Invade il corpo di una persona con la sua coda a succhiello fatta a cavatappi per permettere al Polong di entrare nella vittima designata e ne causa la malattia e la morte.
Le vittime delireranno e urleranno sotto la sua possessione.


PENANNGGA LAN
Nella mitologia Maya, era una donna morta di parto divenuta per questo un vampiro, che ritornava per tormentare i piccoli bambini con il suo orribile volto e le interiora a penzoloni.


PENNANGGALAN
Sono Vampiri malesi, che hanno unicamente delle mostruose teste volanti dalle quali pendono gli intestini.


PIHUCHEN
E' un vampiro cileno: un serpente alato che succhia il sangue anche a distanza dalla propria vittima.


PIJAVICA
Un vampiro slovacco.
Con questo termine si possono indicare probabilmente due tipi di vampiri: il primo, poco conosciuto, è originario della Croazia ed il mito narra che sia possibile ucciderlo solo tramite decapitazione cui faccia seguito una particolare sepoltura che prevede la posizionatura del capo mozzato fra gli arti.
In Slovenia invece con il medesimo nome, si indica un essere umano che in vita ha praticato l'incesto e che una volta defunto si trasforma in vampiro, questo genere di non-morto si nutre quasi prevalentemente dei propri discendenti.


PISACHA
Un vampiro indiano, una volta conosciuto sui testi vedici anche con i nomi: Kravyad o Yaksha.
Si tratta di un vampiro che si ciba di carne cruda e sangue, dal carattere estremamente capriccioso.
Nonostante sia prevalentemente una divinità malvagia, e si diverta a causare il decadimento nei corpi giovani, cura anche le malattie se adescato con offerte di suo gradimento.


POLONG
Sono Vampiri artificiali che sono creati dalla magìa degli stregoni, grandi come la punta di un mignolo i quali entrano in una persona e la portano alla pazzia.
Viene messo in un'ampolla del sangue di un uomo assassinato in un luogo al buio, si recitano alcune formule magiche e di li aqualche giorno si sente un cinguettio che annuncia la nascita dell'omettino che bisogna nutrire con un poco del proprio sangue per renderlo fedele.
Ma il Polong non servirebbe a niente senza un legame saldo con il suo creatore che promette di nutrirlo per ogni giorno sulle dita, comunemente associato al Pelesit.


PONTIANAK
E' un essere nato morto che si trasforma in un vampiro.
Caso frequente quello di una madre morta durante il parto con il proprio figlio/figlia; spesse volte il Pontianak è indistintamente usato, come termine, per indicare sia il figlio che la madre.


PRICCOLITCH
E' un essere succhiasangue tipico della regione rumena della Valacchia che rientra astento nella definizione di Vampiro, in realtà trattasi di un uomo vivo che si trasforma in cane, una sorta di cane mannaro che succhia il sangue di animali domestici e così si mantiene giovane in eterno.


PUMAPMICUC (detti anche CANCHU)
Il Perù precolumbiano era afflitto dall'infestazione di Canchus, dei vampiri il cui nutrimento preferito era il sangue caldo dei guerrieri nel pieno vigore giovanile.
Non osando aggredirli in un confronto leale attendevano che essi si addormentassero per attaccarli, alcuni guerrieri sono stati perfino uccisi dal furto di sangue.
A volte invece si limitavano a succhiare il sangue per diverse notti senza uccidere la loro vittima, permettendogli di recuperare in modo da potersene cibare più volte.
Si pensava che questi vampiri fossero guerrieri senza casta, che attaccavano le loro prede nei pressi dei passi di montagna durante le notti senza luna o le bufere di neve.
Per difendersi dagli attacchi in quei frangenti e tenere a distanza i vampiri era consigliato cantare canzoni che narravano di gesta eroiche in modo da far credere alla creatura che tutti i guerrieri erano svegli quindi non aggrebili.