Apro le mie ali d’argento, rifulgono al chiarore della luna.
Dono il mio corpo al vuoto, il vento guida il mio corpo,
verso dove? Verso cosa?
D’un tratto piove, la pioggia scivola sul mio corpo, goccia a goccia si uniscono e si scompongo, come se fossero tante vite, che muoiono è vivono, alla fine un frastuono nella testa.
Un corpo riverso nella pioggia, me stesso?
Lo specchio di cio che e ero è che non sarò?



di Angel Machine