Perso nella perdizione dell'esistenza,
ondeggiando nelle strade finite della realtà,
rinchiuso in una gabbia di colori:
frequenze illimitate
sprigionate da una luce non desiderata
che esplode in supernove di infinita bellezza
che lacerano l'oblio di un'eterna inesistenza.
Implosioni infinite di oscurità,
che vagano nella realtà predefinita,
uniche amiche invisibili dello specchio
stanco di osservare riflessi di riflessioni,
espirate da esseri ignari della folgorante ombra.
Materialità insopportabile al tatto;
sensazioni che frantumano i propri recettori,
che odono, sentono, vedono il male.
Oh quiete, libertà dell'anima,
a passeggio col silenzio l'universo si espande
il quale invano cerca di aprir porte verso il sognato impossibile.
Ebbene,perso nella perdizione
della materiale comunicazione;
il mio spirito è intento ad esprimersi
ma nessuno è capace di udirlo.



di Tristis Meminis