In altre occasioni avrei scritto un racconto per sfogare la mia pena, ma questa volta non ce la faccio. Per narrare una storia è necessario conservare un barlume di fiducia in se stessi, la consapevolezza che le tue parole possano interessare a qualcuno. Quando, invece, tutto intorno è silenzio, smetti di raccontare ed incominci ad urlare. Sorge dalla tua gola un grido profondo, tanto più acuto quanto più silenzioso. Non è voglia di comunicare ma solamente la sublime protesta contro il mondo e contro il destino per averti riservato questa esistenza.
Leggere non serve più a nulla, ascoltare musica neanche. I colori non hanno più senso, la bellezza smette di essere qualcosa di attraente. Tutto diventa insignificante e nauseabondo, ogni cosa riesce a tediarti.
Ogni parola è stata già detta, ogni frase è stata già pronunciata. Parli per sentito dire, pensi utilizzando idee e concetti che non sono i tuoi, ti esprimi in modi e forme che detesti. Sei ospite, in un mondo altrui. Puoi solo interagire da estraneo. I giochi sono fatti, la conoscenza ti è preclusa. Assisti allo spettacolo che viene rappresentato davanti ai tuoi occhi e non vi puoi prendere parte. Se appena tenti di avvicinarti, gli attori si ritraggono da te e tu resti in platea, sempre più solo.
Cosa vuol dire stare male? Vuol dire trovarsi a disagio, sentire che l'ambiente in cui vivi non è il tuo, renderti conto che non c'è più nulla che ti accomuna a chi ti sta intorno, constatare che non c'è più niente che ti possa trattenere.
Vorresti parlare, esprimere la tua pena, ma poi ti tiri indietro perché ti rendi conto che l'interlocutore non ha alcun bisogno di ascoltarti... ed allora capisci di essere inutile e marcisci nelle parole che non hai pronunciato. La tua esistenza è solo la scìa di una stella cadente che subitaneamente è apparsa e ancor più velocemente scompare. E' silenzio. Cos'è il silenzio? Il silenzio è vomito, è il mondo che ti rifiuta, è la parola che ti schiva, è la mano che si ritrae per non essere contaminata.
Il silenzio è un cellulare muto, è una promessa non mantenuta, è un sorriso distratto, è uno sguardo assente, è un bicchiere lasciato vuoto.
Silenzio è indifferenza, per la tua sorte.


di Xénos