Cosa mai potrei dire? cosa potrei dirti con questa voce rotta dall'emozione, con lo stomaco sottosopra e la nausea che riaffiora, insistente?
Dovrei parlare, pronunciare parole che ti sembrerebbero vuote. Dovrei ripetere ossessivamente frasi ricorrenti e mai dimenticate. Eppure non è questo quello che voglio dire. Il mio discorso non posso pronunciarlo né puoi udirlo; non ha nulla di letterario, neanche la forma.
Dovrei comunicare i trasalimenti che mi fanno sobbalzare ad ogni squillo, dovrei descriverti l'angoscia che avverto in precisi istanti, i silenzi contemplativi in cui sprofondo, cercando l'improbabile sensazione di un abbraccio. Dovrei trasmetterti la sensazione di vuoto nella quale annaspo, tentando di restare a galla per continuare a rendermi visibile.
Non è un discorso che posso pronunciare. Le sue sillabe sono silenzi, le sue parole ricordi, le sue frasi emozioni. Posso solo restare qui, ricettacolo delle tue sensazioni.
Sono qui, ad attendere il ritorno dal tuo peregrinare.
Lascio la lanterna accesa, nel buio.

di Xénos