Atroce dolore
Lo sento, lo sento possedermi
Segni rossi sulla pelle mi donano questa sensazione
Causa evidente
Violenza su di me
Frustate, cintura borchiata a striarmi il corpo
Chiudo gli occhi sperando che il buio m'invada
Che il buio faccia di me la sua signora
Dolce illusione di pace
Mi invade ciò che rimane di un pungo nello stomaco

Altro dolore
Apro gli occhi, li spalanco
I miei due cristalli azzurri diventano grandi
A te piace il mio sguardo da gattina
Gattina stronza

Guardo l'autore del mio dolore
Bellissimo
Occhi di tenebra e un ghigno stampato sul viso
Incollata a te per uno sguardo
Un fottuto sguardo
Per due fiamme ardenti che rispecchiano l'odio e la rabbia che mi
lacerano
dentro

Inzio a squotermi
Ad agitarmi
Sollevata da terra a causa di schifose catene sul muro
Sono legata per te
Per il tuo estremo piacere
Sottomessa dinnanzi ai tuoi occhi
Dinnanzi al tuo cospetto

"Vaffanculo!" è il mio grido
Tuo sguardo nauseato
"Vaffanculo!"
Lo grido ancora
E ancora
Ancora.
Attiro la tua attenzione smerdandoti
Infangandoti
Mettendo in dubbio te e la tua macabra essenza
Fino a quasi rinnegarti

Calcio nello stomaco
Stringo gli occhi, serro le palpebre
Per la malvagità di quel gesto
Afferri le mie caviglie unite
Poi divise da te che le sbatti ai due lati della parete
Gambe aperte
Due dita dentro
Gesto veloce
Quattro dita dentro
Dentro
Sempre più dentro
Il mio esile corpo non regge
Cinque dita a premermi contro la parete
Nessuna salvezza
Il mio corpo non ha scampo
Grida soffocate da gemiti
Dolore e piacere fusi in un unico pezzo
Pochi secondi, svanisce tutto
Mio grido stridulo
Strana sensazione di vuoto
Lecchi le dita con la punta della lingua
Sguardo demoniaco
Troppo facile per non capire
Pochi minuti
E' dentro ciò che più desideravo
Mi riempi con violenza e passione
L'anima appagata da tale massacro
In fondo, lo sento in fondo
Troppo in fondo
Lo sento sbattermi contro la parete
Violenza mi possiede
Brutalità riempe la mia figa
Distruzione, liquido rosso esce da me
E tu mi riempi
Mi riempi ancora una volta
Ancora una volta
Ancora un'altra
Un'altra
Orgasmo.

Passione placata in me
Spezzi le catene che mi tengono legata al muro
Cado sul pavimento
Esile creatura dalla candida pelle
Piano mi sollevo
Spalle appoggiate alla parete
Tu, birra tra le mani, seduto sulla poltrona
Scomposto
Sembri soave cadavere in decomposizione
Lenta cammino verso te
Sensualità nel mio gesto
Le mie coscie scoperte sulle tue gambe
Mi cingi la vita con un braccio
Ti appartengo
Sfiori ogni parte di me
Dolcemente nauseante
La mia testa sulla tua spalla
Deprimente passione
Passione soffocata da due corpi esausti
Noi, stanchi e sbattuti completamente, teniamo unite le nostre anime
Con violenza
Con passione
Con brutalità
Fino a che l'estremo non sarà la morte.


di Dannata
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