Bussa 'l viandante,
bussa tre colpi,
e la vetusta porta stenta ad aprirsi.

Bussa 'l viandante,
dimanda aita,
ma la vetusta porta non se ne cura.

e come 'l mendicante stanco et affamato,
ch'avea come tetto solo le stelle,
s'accascia in su la soglia 'l pover vegliardo.

Passa lo jorno, passa 'l tepore,
ma, in sul calar de lo sole s'ode una voce,
dimanda aita, lo pover viandante.

S'alza 'l vegliardo,
S'alza e ringrazia,
Fioca la voce, la mano tremante.

Parla 'l viandante,
parla tre fiate,
il pianto ne l'occhi e le gote 'nfossate

Al fin de la vita t'ho ritrovata!
chioma d'argento et spento lo sguardo,
s'abbandona 'l suo corpo, a romper l'incanto.

scende la goccia da l'occhi del vecchio,
Cozza la fronte sul morbido petto,
Cozza e riposa, si chiude ormai l'occhio.

Grida la dama,
urla tre fiate,
Muore 'l suo amor, fra i suoi seni e le strade.

di Immolatus