Si aggirava nel vuoto del suo mondo di cristallo... sopravviveva alla vita fissando le limpide superfici... che riflettevano tutto,
ma non generavano nulla.
Non viveva la vita.
Camminava fra i frammenti scintillanti ed i suoi piedi sanguinavano da numerosi tagli...
Ma non sentiva dolore...
Tutto era assente...
Fissava i cristalli e si lasciava morire...
Un giorno una lama di luce forņ il grigio del cielo ed i cristalli emisero mille arcobaleni.

dedicata ad Astarte

di Gabrielle de Lioncourt