La piccola creatura
seppellita nel museo della vita
cerca di raggiungere
la dolce luce dellla luna
la quale potrebbe
illuminare ilsuo candido viso
rigati di lacrime di sangue.

Chiusa in una prigione
di Morte
sfinita dalle paure
e dall'orrore,
un Triste raggio
color vermiglio,
innonda
la sua fragile anima.

Il suo esile
etereo corpo
giace
nella lugubre
profondità delle tenebra.

La piccola creatura
scruta
nel nulla, il suo futuro..

Sente la pressione
dell'oblio
nella sua docile mente
senza lume.

le sue angeliche mani
battono sull'Ebano.
Si sporcano di linfa.

il Divino canto dei Santi,
riecheggia
nelle sue membra...

Ma il richiamo della Luna
e l'impossibilità di seguirlo...

D'ora in poi
la sua vita
sarebbe stata rischiarata
dalla malinconica luce
della Luna,
e le stelle
le avrebbero tenuto
compagnia nelle notti solitarie;
e l'oscurità
nascosta
tra le pieghe
delle sue tetre gonne.
Oramai l'eternità
sarebbe stato il
regno eterno.

La piccola creatura
avevo il suo letto
nel buio piu' cupo
lontano,
nelle profondità della terra.

Quel Spettrale teatro
sarebbe stata la sua Dolce casa;

come il bimbo
che con i
Fuochi Fatui giuoca, egli
trova conforto
e calore
per la Triste vita
che lo attende.

Ma per Grazia
delle luci dell'alba,
tutto sarebbe svanito
come un sogno.

La piccola creatura
non vedrà Mai la luce
della Luna.


di MiSiA