Il tuo riflesso.
Un volto mascherato, cenere vellutata.
Marchiata a sangue… non osi guardarti.
Non riesci a respirare.
Le tue dita.
Quell’odore viscido ti perseguita ed assale.
Scivola come un verme famelico ed il rigetto ti morde e perseguita.
Impazzisci mentre il ventre preme a forza contro le tue ginocchia.
Dove risiede il male?
Piegata.
Fissi solo ora il tuo candore. Spento, perlaceo.. cenere vellutata.
Fuori dalla stanza… luce meccanica, irriverente, violenta.
Dove risiede il bene?
Volgi lo sguardo.
Un sorriso isterico domina il tuo volto eppure ancora così dolce.
E’ ancora lì.
Ti stringi a te stessa.
Rabbrividisci e ridi e piangi… e ridi ancora.
E poi quiete profonda, indifferenza.
Nell'abisso del suo ventre maschio, la lama scomparsa.
Fantasia.
Vorresti possedere il potere di scavare all’interno con gli occhi,
godere dell’inutile resistenza della carne contro l’acciaio affilato.
Essere ancora follia isterica.
Rassegnazione.
Il suono sordo di una lacrima che si infrange nel sangue.
La forma del tempo.
Tramuterà solamente in ciò che doveva essere…
solo cenere vellutata.
Ed allora vivrai.
Ti amo per questo... sincera creatura.


di Ombra di Lestat