Certi giorni erano così...
pagine enormi riempite di emozioni,
tu che mi disegnavi nella mente,
io che ti parlavo in silenzio.
Ero qui, tu non c'eri.
Sarei morta se me lo avessi chiesto;
sarei morta per poterti sentire mentre me lo chiedevi.

E' cresciuto il sole dalle mie mani.
E' cresciuto mentre le lacrime lo delimitavano.
Ne gettavano eterni confini;
sbriciolavano il giorno tra amore e sofferenza,
urlavano al cielo nostalgia,
ma io amavo la nostalgia....
tu amavi la nostalgia.

Era così che camminavi;
di fianco alla libertà dalle catene possenti,
accanto a piccoli bagliori di vita dal petto rosso.
Percorrevi tratti d' infinito,ed io potevo osservarti...
solo osservarti da mille piedi sotto la terra;
in un altro mondo forse...
nella stessa vita però.

Quando cercavo...
ricordo quando ti cercavo chiudendo gli occhi;
Tu eri lì,io lo sentivo.
Non potevo vederti,ma ti aspettavo a momenti.
Il lago era rinchiuso da alti abeti brinati d'immagine.
L'acqua immobile,il tempo a riposo.
Nebbia sottile,brezza tagliente.
Tu eri lì,venivi da qualche parte...
sempre di fronte a me;
non arrivai finchè io non aprivo gli occhi.

Assaggiavo un gusto indefinibile,
sentivo la vita scorrermi insieme alla saliva.
La sentivo,e il suo gusto era forte e inodore.

Conoscevo il rumore dei tuoi passi,
non lo avevo mai sentito davvero.
Lo sentivo in un modo in cui nessuno
lo avrebbe mai sentito.
Ascoltavo quello che nessuno avrebbe mai voluto ascoltare.

Nessun fruscio,solo freddo...
un freddo da gelarti con amore;
da scaldarti più di un sogno.

Nessun cambiamento di stato,
solo io e il tempo che sostava ai margini del lago.
Come un'ombra regalavi il tuo arrivo all'etereo.
Io potevo sorriderti adesso;
ora potevo farlo.
Tu mi guardavi con amore,
mi sorridevi...
un sorriso senza spazio...
un sorriso senza tempo...
cos'era?

Camminavo sulla superficie dell'acqua;
la percorrevo lentamente
quasi potesse spezzarsi;
come fosse velluto sul cristallo.
L'attraversavo e tu venivi verso di me;
la superficie lasciava solo impercettibili movimenti.

Ti vedevo vicino...
ti sentivo vicino...,
così vicino da averne paura.
Allungavo la mano...
Protesa in un mondo indefinibile,
cercava il tuo contatto per lasciare i suoi sogni;
lasciarli per sempre,
perchè da quel momento i sogni non erano più sogni.

Ti sfioravo il viso,
me lo ricordo...
lo facevo,e la tua pelle rifioriva come fiori d'arancio.

Piangevo a volte...
lo facevo perchè non credevo...
succedeva perchè non capivo,
eppure sapevo che insieme capivamo.

Sbiadivi i miei sogni
con un gelido andar via.
Un saluto forse;
una promessa;
qualsiasi cosa.

Riaprivo gli occhi ringraziandoti.
Ad un'altra polarità,
a mille piedi sopra di me,
forse tu stavi sentendo freddo
. Sentivi freddo perchè io lo sapevo.
Sapevo tutto,
eppure il mondo non smetteva
ancora di giocare nell'acqua.

Sparivi come fumo nel cielo;
Sparisci come alcol nel fuoco...
come i miei pensieri,
sospirati piano...
così piano da non svegliarti,
da non incontrarti mai più.

Dal conoscersi per sempre,
eppure mai più.


di Madame Isabel