Strisciano parole lucide d'orpelli
Simili alle frecce intrise nel veleno
Lunghe e sibilanti, biforche di serpenti
Dolci ed oblianti come graffio di vento

La morte delle fate esegue processioni
Di menti ormai offuscate da trame di veleno
Veleno luminoso che attira gioie e sogni
Ma esamina la vita e da soltanto noie

La luce della luna mi dona nuovi albori
La notte la trionfa e gode negli aloni
Di fiori sanguinanti profumano i ricordi
Odori di rancori che suscitano rabbia.

Cerco labbra di cenere e lingue di spine
Sangue alla bocca, dolcezza nel cuore
Fumo d'incenso riempie i polmoni
Desidero l'ultimo soffio di "vita?"


di Lestat Nailo