Sono diventato ciò che sono… ho camminato e nulla più.
Il silenzio fratello, la solitudine sorella… e nulla più.
Stelle e luna ricompense spietate, la notte regalo sacrilego.
Ho scelto… sono stato scelto… ho ucciso, sono stato ucciso.
Ciò che era luce ha avvolto il mio passato relegando l’antica era del calore in un ricordo sbiadito.
Ora sono freddo… non respiro… passo le zanne della mia malinconia sulla pelle innocente.
Ora sono freddo... le mani… le labbra… danno il ghiaccio della menzogna.
Sono diventato ciò che sono… e la strada per il ritorno è lastricata di morte… la vera morte.
Ho provato a beffare l’eterno buio circondandomi di buio… nero … nero..
taciturno osservatore delle mie abili mosse di cacciatore.
Osservo…
Osservo tutto… mi sento superiore e limitato… assassino tra assassini.. immortale tra mortali.
Era questa la mia scelta?
Le zanne snudate nel grido di vendetta..
Gli occhi che bramano sangue sgorgare da aperte ferite…
La lingua che sfiora… il fascino del peccato…
Si! Era questa la mia scelta!
Chiamatemi animale e sterminatore… demonio e maledetto… ma ho preso la strada.
Vi osservo con ghigno di boia… vi affascino con il viso dell’angelo che avete cercato…
respiro il vostro respiro e vivo la mia fine nella fine di un bacio…
Tutto ha un prezzo ed io lo sto pagando al mondo ed al destino ed in fondo anche a voi
che, cadendo ai miei piedi mi osservate chiedendomi una risposta che io non posso dare..
mi chiedete perché…
Rimango immobile .. nel silenzio… la risposta sfugge…
mentre appago la mia sete senza conoscere la risposta.

di Vladimir Raiszko