L'eco del tempo
scolpisce solo un nome,
sulla roccia spoglia della solitudine;
D.A., la voce dell'amore,
come un fiore appassito
si dimena per la vita,
donna dal volto d'acqua
sepolta nel presente
ascolta solo il suono dei suoi passi,
e sente il rintocco del suo nome:
D.A.

E' la poesia del deserto
la distanza di spazio ed età.
L'amore è assente, lontano
resta solo l'odio,
a precipitare la mente,
a saziare il demone in me.
Rabbia è, che di nulla limite,
confine per la felicità,
morte del bene.

Si. Evoluzione del male
sete di sangue e vendetta.
Come desiderio del senso
malinconia di mancata bontà.

Vi era davanti un'alba,
oro era il futuro,
fonte di infinito amore.
La ragazza del deserto vicina
origine del sanguinario.
La donna del sogno,
ed ora D.A.!
Sangue! Solo sangue!
Questo è il destino.
Sarò di sangue saziato,
ma il mio amore
tornerà. Sì.

A che serve la rosa d'oro?
Una bellezza immortale
saprà essere lei,
di un blu splendido
nel suo opaco splendore,
sopra il tempo che avanza
differenza incolmabile
amore non corrisposto
per sola agonia.

La rabbia è finita.
E' tempo di tristezza
infinita

di Shinma