Sorge scarlatta la luna,
fra nembi oscuri, e tinte di sangue
levi le tue mani alle indifferenti stelle.
Splendon di lacrime i tuoi occhi, nero angelo,
mentre espii la tua colpa, d'aver amato
terrestre bellezza al di sopra d'un gelido sovrano celeste.
Cercando amore, scendesti fra i mortali,
e afflitto avanzasti nel cuore degli uomini,
tra macerie e distruzione,
mentre pioggia sporca lavava lacrime di sangue
dal tuo volto illividito.
Cadesti in ginocchio, sconfitto e ferito,
le ali annerite dall'umana crudeltà, e non uno
s'arrestò a dar sollievo al tuo tormento.
Allora fu che vedesti limpidi occhi posarsi
sulla tua spezzata lucentezza celeste,
e dolci labbra ti consegnaron, sincere,
un soffio di vita.
Ma, gelose,strapparon le stelle il tuo cuore,
poichè non è mortale
ciò che deve amare un angelo.
Non amasti più,
e cocente vendetta perpetri, ogni notte,
cercando, nel sangue, la tua anima spezzata

di Black Fallen Angel