Nebbia
…Nient’altro che nebbia…
Nebbia Densa. Pesante. Ghiacciata.
I miei occhi si disperdono in questo stato di dannazione.

Corro grido cado,
piango.
Per ottenere cosa?
Dalle mie labbra caldi rubini
A tingere la nebbia.
…e la pelle diventa luna…

Guarda!
Guardami!
Non bastano questi squarci di pioggia scarlatta,
che un tempo erano i miei occhi,
a farti capire cosa,
come,
mi hai fatto?

Turbini di nere ossa mi danzano attorno.
Mi opprimono,
mentre crollo esanime,
…capelli d’ebano…
…pelle di luna…
…occhi di brace…
…bocca di sangue…

Penetrano il ghiaccio del sottobosco,
le mie unghie,
straziano
i multiformi cadaveri vegetali
in un grandioso
spasmodico
urlo
di lacerante male
che mi divora dall’interno.

Si!
Ciò che doveva essere fatto
È stato compiuto.
Era la Sua volontà
La volontà del Mio Signore
Adesso è la mia.

Continuo a contorcermi
…Mentre fitte incandescenti trafiggono
le mie membra…

È un attimo.
Un ululato.
La pace.

Figlio della notte
Lava le mie ferite
Portami al riparo da questa accecante forza
Piombante dal cielo.

La fatica della notte sfuma in un sonno lugubre
…Pesante… calmo… rilassante…
…tra lamenti ed elegie…

…Dormo… Rinasco…
sensazioni strane
mai provate prima d’ora

Paure Terrore Orrore Tristezza Rabbia,
Pace.


di Ligeia