Prigione.
Stanza adornata da spine di rosa.
Nessun fiore, nessun petalo.
Il solo profumo, no, non profumo ma l’acre odore di decomposizione.
Tutte quelle spine che mi impediscono di dormire,ferendomi.
Piangendo, soffrendo.
Non quell’essenza etera.
Nessuna meravigliosa melodia che mi ricordasse di essere vivo.
Solo il mio cuore e pian piano si fermava.
Solo il mio respiro e pian piano si fermava.
Il bacio della morte sembrava sfiorarmi
E le sue braccia mi rapivano.
E tutta quella stanza era così macabra.
Il sangue colava dalle spine.
Terrore.
Smarrimento
E poi mi addormentai…



di Lollo