Nella desolazione di un antico cimitero
si ode il lugubre lamento di un upupa,
vermi e scarafaggi banchettano sui resti putrefatti
di anime perse nel baratro infernale;
una densa nebbia fredda e marcescente
accarezza le pallide immagini di un passato ormai dimenticato...
LUI!!!!
Draculia, il non-morto, colui che erra sui resti delle epoche,
il sanguinario impalatore,
il fascinoso principe oscuro.
LUI, che prende forma dalla fetida foschia
si avvicina alla terra smossa della recente sepoltura,
per prendere ci che gli appartiene e che brama;
un corvo servile volteggia sopra la sua figura,
stridendo e gracchiando chiama a s l'involucro.
La Vergine, pallida nella chiara luce lunare,
languida si avvicina a ricevere l'abbraccio immortale
del suo padrone...
il sangue scarlatto imbeve le bianche vesti virginee.
Il tempo si cristallizza in un attimo di estrema estasi orgasmica.

di Carmilla