Lo sento, è lui...
avverto la sua oscura presenza.
Un gelo improvviso atrofizza i miei muscoli.
L'orologio si ferma, non sento più lo scorrere dei secondi.
Nessun ticchettio che scandisca questi lenti momenti...
solo il mio cuore, che batte veloce.
Il silenzio si fà pesante, troppo pesante...
ed io comincio ad avere paura.
Mi chiama, costui... pronuncia il mio nome.
La sua voce, tagliente come una lama affilata
mi trafigge il cervello facendomi male...
e con la mente chiedo aiuto
a quel Dio che tanto tempo fà mi abbandonò,
e che da allora non ho più pregato.
Eterna dannazione...
no...
non posso credere che sia questo il mio Destino.
Tendo una mano nell'oscurità...
qualcuno l'afferri e la stringa forte
per sollevarmi dal baratro nero
nel quale sto cadendo sempre più velocemente.
FIamme gelide, sotto i miei piedi scalzi.
Rabbrividisco.
E Lui, alle mie spalle, continua a chiamarmi...
"Vieni..." - mi dice - "...questo è il tuo Destino."
NO!
Non andrò...
almeno non fino a quando
avrò la forza di lottare.
No, no, NO!
Ogni mio NO, è un suo passo indietro,
ed uno mio in avanti, verso la Luce.
Dalla sua bocca un grido disumano prorompe.
Oh, Dio... nel quale, nonostante tutto, ancora credo...
Dammi la forza di dire NO
ancora un'ultima volta...
Lentamente, la paura comincia a sbiadire.
La sua voce è sempre meno percettibile al mio udito.
Sento un lieve tepore.
Apro gli occhi di colpo:
davanti a me, la mia stanza...
i miei ricordi... la mia Vita.
Mi alzo dal letto, mi dirigo allo specchio.
Mi guardo e sorrido al mio riflesso,
mentre nella mia mente
si polverizza il mio Incubo Ricorrente.

di Lau e Ire