Ho attraversato mari ed oceani .... Ed ogni mare e ogni oceano sembrava sempre essere infinito. Senza una meta ho vagato, per secoli, forse millenni, alla ricerca di un misterioso oggetto chiamato “La Croce di Akasha”. Senza sapere da dove partire, dove dirigermi, dove cercare, ho cavalcato le onde fino alle remote terre del Nord, dell’Est e dell’Ovest.
E poi fino al Sud, nella terra del fuoco, nella zona più aspra e crudele di questo nostro mondo ormai alla deriva ...
Avevo in mano soltanto le mie fragili speranze e un pensiero preciso, trovare L’Akasha.
E pur non conoscendo il motivo, sapevo che se avessi fallito, le conseguenze di questa mia negligenza sarebbero state tragiche e irreversibili. Ma solo ora in me si fa strada la consapevolezza. Solo ora, che niente è più possibile, che niente ha più importanza.
Solo ora, che tutto il mondo giace in frantumi, che nessuna forma di vita è sopravvissuta. Nessuna, neanche la mia ... odiata vita, ed amata ...
Ogni cosa che nasce e che muore, deve tornare a rinascere ... e adesso ho capito. Ogni cosa è due cose. Ogni cosa ha in se stessa il suo opposto, il suo doppio. E io avevo
in me una forma di Amore, poiché io ero l’ Odio .....

A quel tempo la mia vita era inutile e buia. Passavo le mie giornate a maledire gli Dei. Non avevo nessun tipo di fede, non credevo in niente, se non nel potere della mia intelligenza. Non avevo padroni, ne amici.
Odiavo tutto quello che sembrava possedere il segreto della felicità. Odiavo tutto ciò che respirava, tutto ciò che odorava di luce e di vita .......
Ero un essere solitario che si aggirava per le strade del mondo, portando su di me, come un marchio a fuoco, il fardello della desolazione e della sciagura .....
Volevo morire, forse, non so. O forse volevo semplicemente che tutto intorno a me sprofondasse giù, nel centro della terra, lasciando spazio solo al silenzio ... desideravo il silenzio più di ogni cosa ....

Un giorno, non so se fu il caso o il destino, mentre vagavo come uno spettro per le strade della mia umida città, mi venne incontro un bellissimo essere, che aveva in se i tratti caratteristici delle persone vicine agli Dei ..... non avevo mai visto nulla di simile prima d’ora. E mai avrei immaginato che un essere di tale grazia potesse anche semplicemente esistere. Avevo conosciuto milioni di uomini, e tutti erano passati davanti ai miei occhi come scheletri, uguali gli uni agli altri .... esseri odiosi e ributtanti, esseri rozzi, grotteschi, senza nessun tipo di attrattiva ..... odiavo gli uomini .... e odiavo le loro donne, inutili e vecchie, senza intelletto né cultura, capaci solo di mettere al mondo figli senza giudizio .......
Quando quell’essere fatto di etere mi venne incontro, quella grigia mattina, pensai che fosse giunta la mia ora, che un essere del Cielo fosse venuto a prendermi, finalmente .... ma non fu così .....
Lo guardai avvicinarsi a me, e mi resi conto della sua evidente diversità ...... aveva addosso un nero mantello che lo copriva per intero, lasciando intravedere soltanto il suo mento e la sua bocca, rossa come il sangue, più del sangue .... rossa,
come la passione ....
In un attimo mi fu davanti, mi afferrò per la vita e mi tirò dentro un vicolo scuro.
La luce del sole, che filtrava dall’alto appena accennata, in un raggio sottile si posò su quell’essere e, oscurata da nuvole nere, ne fuggì .... quasi volesse evitarlo, quasi ne avesse paura .....
In quell’attimo di breve chiarore, vidi il suo viso .... mi sembrò pallido e levigato, come una statua di marmo, senza alcuna traccia di età .... e i suoi occhi bianchi mi fissavano muti, senza espressione .....
Ero immobilizzata dal terrore, volevo scappare, e nello stesso tempo restare .... ero attraversata da pensieri contrastanti e confusi .... ero attratta da lui .... volevo che quell’essere mi prendesse, non so in che modo .... non so .... inconsciamente volevo che mi uccidesse, che mi facesse sua, in un abbraccio mortale ed eterno ...... per sempre, sotto le grevi ali della morte .....
All’improvviso sentii una morsa di ghiaccio che mi stringeva il collo, e le sue mani attorno al mio corpo erano fredde, come il più freddo degli inverni ..... fu un interminabile minuto di estasi e dolore ......
Poi l’essere senza nome mi gettò a terra, tra le pozze d’acqua lasciate dal temporale il giorno prima .... mi lasciò lì a terra, sanguinante e morente ...... Ma prima di sparire dietro l’angolo della strada, mi disse queste parole: “La Croce di Akasha è lo Spirito dell’Universo .... trovala e sarai liberata .....” .
Si voltò e se andò, scomparve tra la folla, portando con se il mistero della sua venuta, improvvisa e senza una ragione. Non lo rividi mai più .....

Da quel giorno la mia vita non fu più una realtà ..... da quel giorno vissi come in un sogno immortale ..... e trascorsi i miei giorni, i miei anni, che sembravano interminabili,
a cercare La Croce .... senza saperne il motivo ..... ma non la trovai .....
E anche adesso che tutto è distrutto ..... anche adesso, che cammino da sola, sulle ceneri del mondo ..... anche adesso, che ho visto passare millenni e tutto è morto davanti ai miei occhi ..... anche adesso, sopravvive in me quella piccola speranza ..... quella piccola forma d’amore che si nasconde dentro la mia anima ..... e che prima o poi, per quanto lunga potrà essere l’eternità .... prima o poi, mi dice, troverò La Croce ..... troverò L’Akasha ......
E anche se continuo, minuto dopo minuto, giorno dopo giorno, anno dopo anno, a cavalcare le onde dal Nord al Sud, in un ciclico andata - e - ritorno ......
io so che prima o poi la troverò .... e allora sarò libera ...... e per sempre, finalmente, sarà silenzio e pace .......

di BlackLight she'er BeWitcher