Lacrime, una dopo l'altra, discendono calde, poi subito fredde tramutate, quasi per ricordare la sofferenza. Tutto il buio della stanza mi avvolge
"Cos'è che mi manca? Per chi sto piangendo? Sei venuto anche stanotte, mi ami, mi proteggi,ma più celer dell'aurora svanisci e come di consueto solo le miei lacrime e questa nera tristezza, testimoniano la tua venuta".
Da circa quattro anni, ripetutamente, le mie notti si concludono col solito interrogatorio; percepisco quella strana, oscura, dolce presenza, si manifesta nei miei sogni, ma al mio risveglio il sogno non muore. Non saprei spiegar meglio. A questo ci pensa la mia disperazione, la mia angoscia. Quanti gesti si possono compiere perché la fede, se non testimoniata, genera la mia disperazione. Freddo, paura, ancora lacrime e ancora quel vuoto nel mio corpo.
"Sei andato via e con te hai portato la mia anima? Dolce luna madre degli amori solo tu sai cosa mi sta succedendo, non sogno, non e la mia illusione, è qualcosa di irrazionale, ma al tempo stesso reale. Ti prego mia dolce madre riconducilo da me, riconducilo da me, riconducilo da me?."
Il bruciore delle tristi lacrime, apre le strade al sonno. Tre giorni sono trascorsi, un altro raggio di sole mi fa cenno di alzarmi dal mio giaciglio. Un intera giornata fuori casa, non ricordo più la mia preghiera alla luna, ho quasi rimosso tutto , ma la mia anima e ancora privata di qualcosa. Al termine della serata ecco nuovamente quella strana sensazione, nuovamente la solita domanda? è strano, lenta, ma irraggiungibile affievolisce in me l'immagine, l'ego di ciò che ho anelato in tutte queste notti. Ma che accade? Eccolo è lui, si lo riconosco, lo sento, è lui? è lui il mio principe nero, la mia vita, colui che ha in una mano la mia anima, il mio cuore, la mia esistenza.
Torna alla mente la preghiera invocata alla luna. Che sia stata la mia disperazione a commuovere la mia dolce madre? Sei stata tu dolce luna mossa dalle mie lacrime a condurlo a me? Vi parlo mio dolce principe, siete cosi? cosi?, non percepisco le sensazioni, sento solo il vuoto del mio corpo colmars , una goccia, poi l'altra, le stesse lacrime che ho versato per voi, mi vengono resa dalle vostre parole, la vostra voce mio signore è eguagliabile all' abbraccio del vampiro.
Mi avvolgete, mi tenete stretta a voi nell' oscurità della notte. Attenta, cosa fai? Usa la temperanza, lasciati condurre dall'auriga, non cadere nel tranello, no, non un'altra volta? ti farai del male, sei debole attenta? sta volta non riuscirai ad alzarti, attenta? attenta.
Ma perché? Perché non posso fidarmi del mio sogno? E sincero, è ciò che desidero, è venuto da me tante volte, va via, ma poi ritorna, ora è qui è qui per me. La fortezza vi lascia entrare mio signore, non mi opporrò al vostro volere. Privata della mia anima, ricordo le sue virtù, ma non posso applicarle . Ecco il bisogno incalza, la voglia mi assale, più passa il tempo più divenite la mia droga, la mia necessità. Ho bisogno di voi. Il sogno non mi aggrada più. E giunta la pazzia lì irascibilità,ora è sola, a comandare la mia vita. Una strana paura però mi attanaglia? è il timore di pentirmi per ciò che sto per fare? O è una preannunciazione di come finirà? apriti a lui dolce cuore, è inviato dalla luna, è lui? è lui! Cosa mi accade, il cuore mi si squarcia in gola. Sono davanti a te, sei li, posso avvicinarmi a te, posso toccarti, non svanirai come nei miei sogni.
Ti sorrido, non posso farne a meno, sei li per me? nuovamente quella sensazione di vuoto? più forte, come il fondale marino privato del suo oceano, un vaso privo del suo coperchio, il desiderio della penetrazione, colmare il vuoto? no non sono pensieri, desideri malsani; li avverto nel mio petto, mi spingono verso di te, un abbraccio. Non sento più la tua voce, parli continui a parlarmi, ma non ti sento, ho dinanzi a me la preannunciazione delle ore, il tempo stringe, sta volta sarò io a dovermi allontanarmi da te.
Lucenti veli mi ricoprono gli occhi, sei li davanti a me, che mi stai parlando, non ti vedo ma so dove sei, il mio cuore può raggiungerti. Mi getto fra le tue braccia.
Eccolo il tuo, bramato, abbraccio. Mi stringi, brividi, le emozioni, tutto ciò di cui ero stata privata, mi viene reso dal tuo abbraccio.
Ora sono tua, ho conosciuto l'amore, ha il tuo volto, il tuo nome.
Non ti negherò nulla, perché, sarò io la prima a volerlo. Dolce tristezza, ora odo nuovamente le tue parole, pacate, flemmatiche, taglienti come lame. Poi il silenzio, nuovamente la tua voce
"ti prego di qualcosa, non startene in silenzio".
Cosa potrei risponderti? Vorrei gridarti il mio amore piangere, piangere fra le tue braccia scongiurarti di credermi, non ti mentirò come le altre, sarò tua, credi al mio amore? che bugiarda che sono, nello stesso istante in cui ti giuro fedeltà, per il mio orgoglio ti celo la cosa più importante dietro il vizio della rabbia.
"SI PUO' FUMARE QUI"? Sta tranquillo, non mi sono illusa, ho fatto di tutto per non farlo, sapevo come sarebbe finita, non voglio altro da te!"
Ora sto dormendo fra le tue braccia, dovrei essere triste, non posso averti. Preferisco non pensarci, o forse sei tu a darmi tranquillità, anche se sei tu ad uccidermi.
Il giorno incalza l'ora è giunta.
Addio amore mio, un ultimo vero bacio pieno di emozioni, l'unico bacio che abbia MAI DATO PER AMORE. Quanto è caro il tuo prezzo o sono io troppo generosa? Ti lascio la mia anima, il mio cuore, il mio amore. Addio amore addio.
Ancora oggi desidero rivederti, non vuoi, ti opponi in ogni modo, ma non puoi rinnegare ciò che è tuo, hai la mia vita, non la voglio non senza di te.
Lentamente, incosciamente sto cercando di spegnermi, tornerai a salvarmi?
Ti aspetto AMORE MIO


di Dukessa Dela Croix