La guardo, la signora della notte che brilla nel buio eterno...la Luna!
Mi perdo nel suo splendore così impuro, nasconde la sua perversa malvagità dal grande manto bianco... lei... la Luna...che ti guarda da lassù e ti chiama, la senti?
La senti la sua falsa ed infantile voce da Dea con cui ti tenta?
Io la sento, mi sta chiamando, mi sta dicendo... «seguimi e vieni nel mio mondo assieme a me... perditi tra le illusioni perché sono la più grande realtà».
La seguo... si... la seguo mentre fumo un qualcosa in più di una sigaretta, mi perdo, mi lascio trasportare dai dolci movimenti del mio corpo, dal suono della sua voce... quella voce che sarà l’inizio della mia morte.
Mi spingo sempre oltre, ogni istante che passa e che la guardo con ammirazione... inizio a spogliarmi di queste false vesti che non mi appartengono, mi dono a lei come sono stata creata!
In quel luogo dove poco prima non c’era alcun suono...ora odo una melodia mai sentita prima che proviene dalla Madre Luna, si...la riconosco è la melodia della mia morte!
Ti sento Luna...si...verrò con te, verrò con te mia dolce madre a scoprire i misteri di questo mondo, vedremo assieme i grandi Sabbah del passato che riemergono tra questa gente, vedremo assieme le invocazioni per te, e tu... che da lassù ridi degli umani, li uccidi con il tuo dolce sguardo candido e perverso... signora che al sorger del giorno sparisci e mostri l’altro volto!
Odio me stessa... si... mi odio, pur di guardarti e di ammirarti odio me stessa, e sono pronta a distruggermi per donarti anche un solo sguardo... dinanzi a te la storia di questa terra è nata, tu conosci tutti i minimi segreti di tutte le ere, in te le dolci fanciulle hanno aperto il proprio cuore e ti hanno svelato i più profondi desideri ed ire.
Tu madre della notte hai visto amori, guerre, desideri, hai provocato sogni, incubi, tu hai assistito a tutto, ed hai scelto le tue vittime che con il tuo splendore hai condannato!
Non posso far altro che pensare che sei tutto, Dio, Lucifero, l’amore, l’odio, sei la luce che si spegne nella gente...non riesco ad ascoltare nessun altro, solo la dolce melodia della tua voce, iniziamo a fare l’amore, ad unirci senza usare i nostri corpi, ecco...ci stiamo unendo... sto morendo... la mia anima ormai è tua, il mio destino è segnato...sento un gran calore dentro di me, piacere, goduria... morte... amore maledetto!!!
Portami con te Madre della notte... ti sento, ti sento dentro di me, ora capisco... questo è l’amore, è perire, ed io perisco per te.
La tua dolce melodia accompagna la mia anima al riposo eterno... di fronte a questo mare io mi lascio scivolare da questa soave morte... la tua purpurea immagine riflessa dall’ondeggiar del mare mi fa deperire nel profondo delle acquev affondo nell’abisso e la mia anima sale a te!
Sono tua depravata Luna, fonte di ogni falsità... Addio ignobile mondo... ormai non ti appartengo più... faccio parte della Morte!


di Morea