Una bambina bruciata viveva sotto la cenere.
No, non proprio bruciata,carbonizzata,un pochino carbonizzata,come un bastoncino mezzo bruciato e tolto dal fuoco;
sembrava fatta di carbone e di cenere perchè viveva nella cenere da quando la madre era morta e le ceneri ardenti l'avevano bruciata;perciò era coperta di croste e cicatrici.
La bambina bruciata viveva nel focolare, coperta di cenere, come se fosse ancora a lutto.
Dopo che la madre fu morta e sepolta, il padre dimenticò la madre e dimenticò la figlia e sposò la donna che soleva raccogliere la cenere, e questo è il motivo per cui la bambina viveva nelle ceneri sparse,
non c'era nessuno a spazzolarle i capelli, che perciò erano rigidi come uno stuoinoa i pezzetti bruciati sul fondo della pentola, grattandoli via, seduta sul pavimento, sola davanti al fuoco, come se non fosse un essere umano,perchè era ancora in lutto.
Sua madre era morta e sepolta ma quando guardava attraverso la terra e vedeva la bambina bruciata coperta di cenere provava ancora una pena d'amore acuta e perfetta."Mungi la vacca, bambina bruciata, e porta tutto il latte", disse la matrigna che un tempo raccoglieva la cenere e mungeva la vacca, mentre ora era la bambina bruciata a fare tutto.
Il fantasma della madre entrò nella vacca.
"Bevi il latte e cresci", disse il fantasma della madre.
La bambina bruciata tirò la mammella e bevette abbastanza latte prima di riportare indietro il secchio, e nessuno vide e il tempo passava e lei cresceva, le spuntava il seno, diventava grande.
C'era un uomo che la matrigna desiderava e lo invitò in cucina a cenare,ma lasciò che cucinasse la bambina bruciata, benchè prima, del cibo, si fosse occupata lei.
Quando la bambina bruciata ebbe cucinato la cena la matrigna la spedì a mungere la vacca.
"Voglio quell'uomo per me", disse la bambina bruciata alla vacca.
La vacca lasciò scendere altro latte,e poi dell'altro e deon era più bruciata, ma la vacca era svuotata.
"Devi dare il tuo latte,la prossima volta", disse il fantasma della madre all'interno della vacca.
"Mi hai munta fino a prosciugarmi. "Passò il gatto. Il fantasma della madre entrò nel gatto.
"I tuoi capelli hanno bisogno di essere pettinati", disse il gatto.
"Sdraiati. "Il gattino disfece le ciocche stoppose con le sue intelligenti zampe fino a che i capelli della bambina bruciata non scesero graziosamente,ma erano così attorcigliati e aggrovigliati che prima della fine del lavoro tutti gli artigli del gatto si erano staccati.
"Pettinati da sola, la prossima volta",disse il gatto."Mi hai tolto la forza, non potrò più rifarlo.
"La bambina bruciata era pulita e pettinata ma ancora nuda.Sul melo c'era un uccello appollaiato.
Il fantasma della madre lasciò il gatto ed entrò nell'uccello.L'uccello si colpì al petto con il becco.
Il sangue scese sulla bambina bruciata sotto l'albero. Corse sulle spalle coprendole il petto e il dorso.Lei gridò quando scese lungo le gambe.
Quando l'uccello non ebbe più sangue,la bambina bruciata aveva un vestito di seta rossa. "Insanguina il tuo vestito da sola,la prossima volta", disse l'uccello. "Io ho finito per sempre.
"La bambina bruciata entrò in cucina e si mostrò all'uomo.Non era più bruciata, era bella. L'uomo smise di guardare la matrigna e si interessò alla ragazza.
"Vieni a casa con me e lascia che la tua matrigna resti qui e raccolga la cenere",le disse,e se ne andarono via. Le diede una casa e del denaro. Lei badava bene a se stessa. "Allora posso andare a dormire", disse il fantasma della madre,"Ora è tutto a posto."

di Rantola