Quella notte avevo fame.
Avevo una sete che non finiva più, un terribile, opprimente senso di vuoto che non riempiva più la mia vita. Avevo finito l'ultimo spinello la sera prima, ero fregata, avevo bisogno di riempirmi.
Boccheggio accasciandomi sul ponte, ho fame, Cristo, ho fame!
Mandami un maledetto disgraziato condannato per l'eternità, mandami qualcuno messo peggio di me...
Sorrido amaramente mentre un rivolo di vomito cola dalla mia bocca: chi, chi è peggio di me?
Tossicomane, ninfomane,malata di sifilide, leucemica...
Chi è messo peggio?
Poi lo vedo. Sta sotto un lampione, poco davanti a me.
Dio, stavo scherzando, non serviva accontentarmi...
(Lui avanza verso di me)Avanti Dio, non mi hai mai ascoltata in tutta la vita, e lo fai ora?
(miarriva davanti al naso con la bocca aperta in un sorriso)Dio ti prego, mandalo via!
-Posso accontentarti una sola volta, piccola mia. Hai voluto che ti mandassi uno dannato per l'eternità?
Non è forse Dio l'eternità stessa? Perché pregare l'eternità..- continua a parlare ma io non lo seguo più.
Mi giro e scappo via, ho paura, tanta, tanto terrore come mai ne ho avuto in tutta la mia misera esistenza.
Ho visto Dio.
Morte, Morte! Dove sei? Ho visto Dio, Morte! Ho visto ciò che all'uomo si tiene sempre nascosto, Morte!
Vieni, prendimi, portami via! Non voglio vivere ancora questa cazzo di vita, questa vita effimera, non voglio vivere questa bugia!
Morte!!
La Morte mi è apparsa: una bella ragazza, due canini affilati.
Ma porca puttana!!
La Morte è un vampiro, Dio è un vampiro, e io che cazzo sono?!
Mi tocco i denti.
Sono un vampiro anch'io.

di Mestizia