[ « indietro ]     La visione si dissolve, le candele si spengono lasciandoci al buio e senza parole.
Di colpo si riaccendono le candele e vedo Viola inginocchiata a terra e Sebastian che piange e farfuglia “non lo sapevo… non me l’aspettavo”
Sembra spaventato,terrorizzato. Poi si gira e mi dice “uccidimi… abbi pietà di me e conficcami un paletto proprio qui” prende la mia mano e se la spinge sul petto.
“fallo,per pietà,fallo”
“Sono una creatura della notte,e la pietà non è fatta per noi… me l’hai insegnato tu. Non lo farò… non sarò io ad ucciderti”.
Mi rivolgo a Viola “resta qui con lui… io tornerò fra poco… ma nel frattempo abbi cura di lui”.
Annuisce. Ma vedo che ha paura di quello che potrei fare. È strano come ora le mie percezioni siano più chiare… mi rendo conto che questa nuova condizione è molto al di sopra dell’essere semplicemente “umani”.
Cammino nella notte alla ricerca di un bambino… io e Sebastian staremo insieme per l’eternità e voglio condividere con lui questa sofferenza… non lo lascerò solo proprio ora che dopo due secoli si solitudine ha trovato qualcuno che stia al suo fianco.
Dalla strada sento il pianto di un bambino… guardo la casa:la finestra da cui provengono i lamenti è aperta… bene è il momento e non sono ammessi ripensamenti: entro, prendo il bimbo tra le braccia e torno in strada, corro verso un vicolo ma immediatamente mi fermo… qualcuno sta gridando il mio nome… “Isil,ferma… ti prego ascoltami”.
È Viola…mi giro.
“perché lo stai facendo…”
“non immischiarti,Viola!”
“si invece! salverò quel bambino!”
“no… non puoi niente contro di me”
“Questo lo dici tu… la boccetta che ho in mano è artemisia… ed è letale per voi vampiri… non voglio usarla su di te…”
“cosa vuoi allora?”
“parlarti un attimo… farti delle domande.”
“e va bene… cosa vuoi?”
“perché vuoi bere il sangue di quel bambino?”
“per non lasciare solo Sebastian nel suo dolore, per accompagnarlo per sempre, stare come lui e poterlo capire… e per tornare ad amare”
“i vampiri non sanno cos’è la solidarietà… rifletti, quello che tu provi è amore… non c’è bisogno di uccidere il bambino, perché solo il fatto che saresti pronta a farlo, malgrado le conseguenze vuol dire che tu ami Sebastian.”
“è vero ma com’è possibile? i vampiri non hanno nessun tipo di sentimenti!”
“questo è quello che tutti dicono… ma probabilmente sono solo leggende… tu amavi Sebastian da prima ancora di diventare quello che sei… non hai mai smesso di amarlo… solo che non l’hai mai ammesso nemmeno a te stessa. apri gli occhi, dammi il bambino e torna da Seb”
“C’è ancora una cosa che non mi è chiara però: perché fino ad ora non ho avuto scrupoli ad uccidere tante persone?”
le chiedo mentre le do il bambino
“è stata anche quella una questione d’amore per lui: volevi compiacerlo, volevi che lui ti stimasse e ti amasse per la tua forza,perché ti vedeva simile a lui”
“forse è vero… Grazie”.
È quasi l’alba e devo sbrigarmi a tornare alla cripta… corro velocemente senza mai riprendere fiato… entro mentre i primi raggi di sole cominciano a brillare. Entro dentro e lo trovo seduto a terra… sono felice di rivederlo… corro accanto a lui,lo guardo negli occhi e dico: “ti amo”lui non è affatto sorpreso… mi bacia,ma stavolta non è il solito bacio lieve sulle labbra… è un bacio vero… che pare voler comunicare qualcosa di importante… e mi dice: “anche io ti amo Sybil”.
Soffriremo insieme, notte dopo notte.
È il nostro destino. Lo abbiamo scelto noi e lo vivremo fino alla fine. Insieme.
Vorrei che la mia storia, seppure a lieto fine venisse ricordata come una storia d’amore difficile e dolorosa… ma del resto la vita per chi ama non è mai facile.
Però credo ne valga la pena,credo sia il prezzo per quei pochi, brevi attimi di felicità immensa che ognuno di noi vive solo amando.

di Burnedwings