[ « indietro ]     Ora, dopo la terza vittima della nottata è finalmente sazio. Sono le 5.30 e fra poco spunterà il sole… siamo sulla spiaggia e parliamo: “Allora? hai deciso?”
“si, stanotte più che mai ho sentito la mia appartenenza al mondo dei dannati, al tuo mondo, e sono pronta a farlo mio…”
“sei sicura di sapere ciò che ti aspetta?”
“in un certo senso si”
“si dice che chi nasce dannato, come te, è destinato a scontare per l’eternità le colpe di un genitore, che per aver salva la vita ha venduto il proprio figlio al male…”
“non mi sconvolge sapere ciò, non mi interessa il motivo per il quale io sono così, mi spaventa di più il non essere né completamente umana né completamente vampira…”
“goditi per l’ultima volta il sorgere del sole, Sybil, perché da domani notte non sarai più la stessa…”
Detto questo è scomparso… come al solito.
Torno a casa e riempio la vasca d’acqua bollente… amo fare il bagno e credo che, dopo la musica, sia la cosa più bella che esista. No… Sebastian è la cosa più bella che esista… Credo di essermene innamorata… ma so che è la persona sbagliata… telefono a Viola, e le racconto le ultime novità dalla mia imminente vampirizzazione per finire con la sconvolgente notizia che mi sono innamorata di Seb e… non appena finisco la frase me la ritrovo accanto!
“sperimentavo la formula del teletrasporto… era il caso… la mia migliore amica sta per diventare una vampira, ciò vuol dire che non abbiamo un minuto da perdere, ti voglio portare in un posto.”
Tra le lacrime le chiedo perché mi sia innamorata proprio di una persona che non può ricambiare… perché si sa, i vampiri non amano… non hanno un anima.
“dici così perché sei ancora umana… fra meno di venti ore sarai anche tu incapace di amare… in ogni caso un modo per riacquistare il potere di amare ci sarebbe, ma richiede un prezzo troppo alto…”
“non importa,non voglio sapere, tanto non mi amerebbe neanche se potesse…”
“perché dici questo?”
“direi perché lui ha 200 anni e io solo 16”
“da questa notte non credo che farà differenza”
Lei mi porta alla vecchia casa abbandonata, nostro quartier generale da quando avevamo circa sei anni.
Passiamo il pomeriggio li a parlare di noi e ricordare tutte le cose che hanno segnato la nostra amicizia nel corso di 10 anni. La serata trascorre tranquilla con la mia famiglia.
Alle 2.00 sono pronta
Solita altalena… solito profumo… solita strana sensazione quando mi si avvicina!
In un silenzio irreale e carico di tensione andiamo nel suo rifugio,una mezza specie di cripta.
“allora…è arrivato il momento.”
“sono pronta. Solo, volevo dirti una cosa finché sarò in grado di provarla… praticamente per altri cinque minuti circa… io credo… io… ti amo.”
E succede la cosa più imprevedibile… lui si avvicina, mi guarda con dolcezza e forse anche un po’ di tristezza, mi accarezza una guancia, chiude gli occhi e posa le sue labbra fredde sulle mie. Un soffio gelido più che un bacio.
“c’e un modo per ricominciare ad amare… pur essendo un rinnegato… ma è contrario alla natura dei vampiri, dopo dovresti uccidere solo per necessità e non più per amore della carneficina… soffriresti e staresti male ogni volta che uccidi. Sarebbe difficile e non so se saresti in grado di sopportarlo, a quel punto saresti doppiamente dannata, costretta per l’eternità a soffrire ogni notte…”
“per un solo secondo di felicità, per vedere la gioia nei tuoi occhi per un solo attimo sarei pronta a sacrificare tutto, per sempre.Io però credo che tu non faresti nulla per me, tantomeno ritornare ad avere sentimenti umani”
“saresti pronta a seviziare, a bere il sangue di un neonato, puro… te la sentiresti o ti faresti impietosire?”
“non sono ancora neanche diventata una vampira… non so se sarei capace… e tu?”
“si, la pietà non è fatta per le creature della notte, anche se dopo sarei più umano e vivrei di sensi di colpa”
Poi un silenzio denso, carico di incertezza e di un po’ d’imbarazzo.
Lui allora si graffia il collo… affiora una goccia di sangue… e io comincio a desiderare di leccare il suo bianco ed esile collo
“ bevi”
Mi avvicino, premo le labbra sul graffio e ci passo sopra la lingua, bevo il suo sangue.
Usciamo in strada… vedo un ragazzo che mi osserva, preda del mio nuovo fascino oscuro… lancio uno sguardo a Sebastian… mi avvicino al ragazzo, sicura di me, lo bacio lievemente sulle labbra, lui è disorientato e impietrito… non dice nulla, non credo che abbia capito cosa sta per succedere. Gli piego la testa da un lato e osservo la vena che pulsa sul suo collo… affondo i denti e comincio a succhiare il sangue mentre il ragazzo grida, si dibatte e chiede pietà…sento che poco a poco la sua forza svanisce ma che continua a ribellarsi al suo destino… biascica qualche ultima parola, mentre io continuo a bere, poi di colpo mi cade addosso a peso morto, io lo lascio scivolare a terra. E’ finita. Mi pulisco la bocca e guardo Sebastian che mi guarda come se fosse orgoglioso di me. Lancio un ultima occhiata al ragazzo steso a terra… Era nel mio stesso liceo.
Questa notte le mie prime vittime mi regalano sensazioni inimmaginabili, come sentirsi onnipotenti, sapere di poter avere il controllo quando si dibattono tra le tue braccia fino all’ultimo soffio di vita.
Poco prima dell’alba torniamo nella cripta.
Ho la mente affollata da mille pensieri, sono esausta ma troppo agitata per riposare sto giusto pensando a cosa succederà in futuro,se anche io ora ho il fascino e il profumo di Sebastian quando lui mi riporta nella realtà con una domanda: “ cosa vedi quando mi guardi?”
“un vampiro, affascinante e tenebroso, che trova sollievo alle sue sofferenze solo uccidendo, sentendosi cattivo,temuto e invulnerabile. Direi che in questo momento nei tuoi occhi c’è rabbia,dolore, frustrazione, tristezza e un’infinita noia. E tu cosa vedi guardandomi?”
“una neo vampira che non ha idea di ciò che l’aspetta. Fino a ieri eri pura ma da questa notte Isil Blake non esiste più… hai perso le ali. Ora sei un mostro assetato di sangue ed egoista. Ma sei anche stranamente umana… c’e qualche sentimento diverso da quello di un qualsiasi vampiro… in un certo senso sei ancora viva… il tuo cuore batte ancora, sei ancora capace di provare emozioni… ed io non capisco”
“no, ti sbagli non ho più emozioni, eccetto l’esaltazione che provo nell’uccidere”
Passano altri giorni, e soprattutto altre notti di morte e l’affiatamento fra me e Sebastian è sempre più forte.
Ieri notte deve essere successo qualcosa di strano perché vedo una nuova luce negli occhi di Seb…
Come ogni sera usciamo… ma ad un certo punto noto qualcosa di molto strano, dopo aver ucciso un ragazzo Seb si appoggia contro il muro e inizia a piangere… dopo qualche minuto si china sul corpo del ragazzo gli chiude gli occhi e gli sussurra nell’orecchio “perdonami”.
Non so cosa dire,non riesco a spiegarmi il suo comportamento. Lui si avvicina,ha ancora gli occhi lucidi.
“devo parlarti,torniamo alla cripta”
una volta lì lui accende qualche candela e si siede a terra,spalle al muro.
Io mi avvicino e mi siedo accanto a lui.
“Cosa ti è successo”
“credo di avere di nuovo sentimenti umani… ma non capisco, ho ucciso solo donne adulte…”
“dobbiamo capire cosa sta succedendo, aspettami qui”
Dopo circa 10 minuti torno alla cripta con Viola e lo trovo esattamente nella stessa posizione in cui l’avevo lasciato.
Spieghiamo a Viola la situazione e le chiediamo di aiutarci.
“vedrò di capire come è potuto succedere”.
Detto questo dispone in cerchio le candele, fa sedere Seb al centro,prende delle polveri colorate dal suo inseparabile zaino e mentre ne dispone mucchietti vicino ad ogni candela dice: “potente dea Lairea, dea della mia adorazione, mostrami il momento del cambiamento di colui che è il centro del sacro cerchio mentre io ti offro in cambio questa nuova potenza” nel frattempo si punge un dito e fa colare una goccia di sangue su tutti i mucchietti di polvere.
Le polveri evaporano e si condensano in un fumo nero sulla testa di Sebastian,in quel fumo ora possiamo vedere delle immagini: Seb che morde una giovane donna che grida e si tocca la pancia disperata.
Era incinta.     [ avanti » ]

di Burnedwings